La Nuova Sardegna

Sassari

Differenziare bene aiuta a risparmiare 3,5 milioni

di Gianni Bazzoni
Differenziare bene aiuta a risparmiare 3,5 milioni

Primi risultati dopo i controlli ambientali messi in atto dalla polizia locale Telecamere, servizi in borghese e tanta collaborazione per scoprire i “furbi”

09 giugno 2018
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SASSARI. Una mappa dell’illegalità ambientale realizzata grazie soprattutto alle segnalazioni dei cittadini e alle immagini delle telecamere piazzate in postazioni strategiche. Un lavoro sul quale la polizia locale di Sassari sta puntando con decisione ormai da tempo e che oggi - dopo un primo bilancio - serve anche a tracciare un conto economico.

«Non fare la raccolta differenziata – ha spiegato il dirigente della polizia locale Gianni Serra – costa complessivamente 30 euro per cassonetto. Una cifra che moltiplicata per gli 836 contenitori presenti nel territorio comunale determina un costo annuo per l’amministrazione pubblica che è pari a circa 3,5 milioni di euro». Una riflessione accompagnata da una valutazione concreta: «Se si differenziasse correttamente, questi soldi sarebbero integralmente risparmiati, perché i costi di conferimento verrebbero coperti dai ricavi percepiti dai consorzi di filiera per valorizzare dei materiali avviati al recupero».

Per rendere più comprensibile il dato sui costi aggiuntivi che la comunità è chiamata ad affrontare a causa delle condotte irregolari che ancora vengono messe in atto da numerosi cittadini, la polizia locale ieri ha fornito anche altri numeri.

«É sufficiente pensare che un cassonetto destinato al conferimento del secco residuo, contiene circa 200 chili di rifiuti e che per lo smaltimento di questi rifiuti il Comune - e quindi la comunità- paga circa 25 euro per un costo complessivo annuo che è pari a oltre 2,5 milioni di euro. Ma la busta conferita da chi non risiede nel nostro territorio comunale concorre a fare crescere le spese di smaltimento dei rifiuti contenuti in quel cassonetto. Costi che lievitano poiché a causa dell’omessa differenziazione dei rifiuti i vari consorzi non corrispondono al Comune il contributo previsto per il ritiro della plastica, del vetro e dell’alluminio che si sarebbe ottenuto se i rifiuti fossero stati differenziati. Viene generata così una mancata entrata per lo stesso ente pubblico che è quantificabile in 6 euro per ciascun cassonetto, per un mancato introito che è pari a circa un milione di euro».

L’aspetto positivo dell’avanzata graduale della raccolta dei rifiuti porta a porta - secondo i dati diffusi ieri - grazie all’impegno congiunto di polizia locale e settore Ambiente e al ruolo sempre più di primo piano dei cittadini (grazie alle segnalazioni quotidiane) e al supporto della compagnia barracellare, i costi annuali affrontati dal Comune di Sassari per la raccolta dei rifiuti sono passati da 5 milioni a 3,8 milioni di euro l’anno. Un risultato importante che ha consentito di mantenere invariata la tariffa a carico della famiglie e di apportare una riduzione del 4,5 per cento della tariffa che era già stata prevista a carico delle imprese che operano nel territorio comunale di Sassari.

«Se si continua a differenziare correttamente, si possono prevedere ulteriori risparmi e, quindi, arrivare a fare in modo che i costi di conferimento vengano coperti dai ricavi percepiti dai consorzi di filiera per la valorizzazione dei materiali avviati a recupero».



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