La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Un viaggio nel tempo per cercare di comprendere, dalla voce dei protagonisti, “Un sogno di una notte di mezza estate”, ciò che è stato il processo d’industrializzazione a Porto Torres. Il convegno organizzato dall’associazione Anteas e dagli Istituti comprensivi 1 e 2 ha preceduto l’inaugurazione di una mostra sull’insediamento industriale alla Marinella. Dopo i saluti istituzionali, Angelo Ammirati ha parlato del Piano di Rinascita sottolineando che «l’industrializzazione affonda le sue radici nell'idea del presidente della Camera di commercio di Sassari Azzena di porre un argine all’emigrazione». Una panoramica più ampia l’ha fornita l’ex presidente della Regione Pietro Soddu. Partendo dalla propria storia, Soddu ha evidenziato come al tempo «democrazia, autonomia e rinascita erano valori condivisi da tutti i sardi» e vi fosse un fuoco nei giovani che al tempo facevano politica che li portava ad affrontare i problemi, come fece lui stesso quando a 33 anni il presidente della Regione Corrias lo volle alla guida dell’assessorato alla Rinascita. «Quando arrivò, la petrolchimica era come internet oggi» ha affermato Soddu sostenendo che è impensabile un paese senza industria. Dopo di lui l’intervento di Pietro Pani che ha risposto alle nuove generazioni su quella scelta - «la nostra attenzione era rivolta solo a risolvere il dramma della disoccupazione» - e ricordato le prime denunce per l’aumento dei tumori. In chiusura Gavino Carta, segretario regionale della Cisl, ha posto l’accento sulla necessità di coniugare salute e lavoro mentre Gianpiero Farru, presidente del CSV Sardegna Solidale, ha rimarcato come nel Piano di Rinascita vi siano i germogli del volontariato italiano.

Emanuele Fancellu