La Nuova Sardegna

Sassari

I commercianti chiedono il ritorno della nave “in città”

di Gavino Masia
I commercianti chiedono il ritorno della nave “in città”

Il ferry Rhapsody della Gnv è stato spostato alla nuova banchina Ponente 1 per motivi logistici Ogni giorno vengono sbarcate 30 auto destinate al noleggio che restano a lungo in porto

24 giugno 2018
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PORTO TORRES. Da tre giorni la nave della compagnia “Gnv” proveniente da Genova è stata spostata dalla centralissima banchina Dogana Segni al molo Ponente 1. E i commercianti del centro cittadino lamentano una più che sensibile diminuzione del transito passeggeri, soprattutto nella fase di imbarco, considerando la notevole distanza che esiste tra il corso Vittorio Emanuele e le nuove banchine del porto commerciale.

Il problema a quanto pare è dovuto al fatto che il ferry Rhapsody della Grandi navi veloci scarica giornalmente auto nuove e “non accompagnate” utilizzate dagli autonoleggi negli aeroporti sardi che vengono poi sistemate nel piazzale portuale in attesa del ritiro. «Le auto venivano depositate nella banchina Segni – spiega il comandante della Capitaneria di Porto Emilio Del Santo – e li restavano per qualche giorno: questo non era più possibile per un problema di security e per il fatto che su quell’approdo attraccano altre navi». Per ora, aggiunge il capitano di fregata, la nave della Gnv continuerà ad ormeggiare nel molo Ponente 1 «in attesa di definire con l’Autorità di sistema portuale delle procedure che permettano a queste auto di essere spostate direttamente in giornata e prima dell’arrivo di altre navi».

Il collegamento estivo della compagnia ligure sulla linea Genova-Porto Torres proseguirà fino al 30 settembre e i commercianti sperano vivamente che la Rhapsody possa ritornare quanto prima ad attraccare nella banchina di fronte alla cinta urbana. «È molto importante la presenza della Gnv in città – dice l’edicolante Emanuele Riu - per incrementare l’economia locale: da evidenziare non solo lo sbarco dei passeggeri, ma soprattutto l’imbarco perché il turista venendo ore prima ha la possibilità di effettuare vari acquisti oltre che consumare un pasto o un aperitivo nelle nostre attività. La nave offre inoltre un bel colpo d’occhio a chi passeggia per il centro e questi complimenti arrivano dai turisti che apprezzano il fatto di vedere un grande ferry nel cuore della città».

Tra chi si augura che l’Autorità marittima possa rivedere la sua posizione in tempi brevi c’è anche la nuova pizzeria- tavola calda, aperta pochi giorni fa, che i proprietari hanno chiamato “Fronte Nave” perché si affaccia alla banchina Segni. «Abbiamo appena aperto – commenta Mirko Sini – e ci sentiamo già penalizzati dallo spostamento della nave dalla banchina più vicina al Corso: c’è infatti un varco pedonale aperto che permette a chi deve partire di lasciare la propria auto nel piazzale d’imbarco e in tutta tranquillità visitare la città e comunque aiutare a dare una piccola vivacità anche economica».

Il cambio di approdo della nave da un punto all’altro dello scalo ha creato tanta differenza anche per Antonio Schintu: «Noi abbiamo 15 famiglie contrattualizzate al lavoro – ricorda il titolare del bar gelateria Il Cristallo – e lo spostamento della nave fuori dalla città ha privato i passeggeri di poter usufruire dei nostri servizi. Sono anni che chiediamo che venga rivista la viabilità portuale - soprattutto durante l’imbarco - in modo tale che i passeggeri vengano “invitati” a entrare in città con un grosso beneficio per tutta la comunità».

Gli operatori commerciali sono dunque pronti ad accogliere i passeggeri in transito e offrire loro i servizi che non esistono nelle banchine di ponente. Dove possono fruire solo dei bagni chimici e fare tanta attesa, con il sole cocente o la pioggia, prima dell’imbarco.

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