AVIS
Una borsa di studio per valorizzare i giovani laureati
PORTO TORRES. Come ogni anno la sezione cittadina dell’Avis premia gli studenti donatori che si distinguono per il loro impegno scolastico. La borsa di studio del 2018 riservata ai laureati, del...
03 luglio 2018
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PORTO TORRES. Come ogni anno la sezione cittadina dell’Avis premia gli studenti donatori che si distinguono per il loro impegno scolastico. La borsa di studio del 2018 riservata ai laureati, del valore di 500 euro, è stata vinta da Alessia Manca: la neo dottoressa, 29 anni, si è laureata l’anno scorso al corso triennale di Scienze Biologiche dell’università di Sassari con la tesi dal titolo “Modificazioni delle proteine della membrana eritrocitaria in donatori G6PD carenti in seguito a conservazione del sangue in sacca per donazione”.
«Il risultato è stato ottenuto grazie al suo impegno per lo studio – dice il presidente Avis Marco Marginesu – e per le tantissime donazioni effettuate negli ultimi anni: sollecito come sempre la donazione del sangue all’intera comunità portotorrese, affinché ci aiuti nella nostra missione e ricordo che tutti i venerdì più un sabato al mese svolgiamo la raccolta presso l’autoemoteca parcheggiata di fronte alla sede di via Azuni». Uno dei problemi dell’associazione rimane dunque quello di non poter utilizzare la sede da circa quattro anni, perché ci sono delle criticità strutturali che la stessa Avis aveva portato a conoscenza e che voleva sanare a proprie spese per evitare la potenziale chiusura di un servizio che è attivo in città da quarant’anni.
«Negli ultimi cinque anni sono stati raccolti più di 5mila sacche di sangue nella sede di via Azuni – aggiunge il presidente Marginesu – e possiamo contare su oltre settecento soci: abbiamo presentato al Comune il progetto di ristrutturazione dell’immobile, a nostre spese, e siamo ancora in paziente attesa di una risposta positiva per poter iniziare i lavori e rendere così la sede adeguata e funzionale per un servizio molto importante per la collettività». (g.m.)
«Il risultato è stato ottenuto grazie al suo impegno per lo studio – dice il presidente Avis Marco Marginesu – e per le tantissime donazioni effettuate negli ultimi anni: sollecito come sempre la donazione del sangue all’intera comunità portotorrese, affinché ci aiuti nella nostra missione e ricordo che tutti i venerdì più un sabato al mese svolgiamo la raccolta presso l’autoemoteca parcheggiata di fronte alla sede di via Azuni». Uno dei problemi dell’associazione rimane dunque quello di non poter utilizzare la sede da circa quattro anni, perché ci sono delle criticità strutturali che la stessa Avis aveva portato a conoscenza e che voleva sanare a proprie spese per evitare la potenziale chiusura di un servizio che è attivo in città da quarant’anni.
«Negli ultimi cinque anni sono stati raccolti più di 5mila sacche di sangue nella sede di via Azuni – aggiunge il presidente Marginesu – e possiamo contare su oltre settecento soci: abbiamo presentato al Comune il progetto di ristrutturazione dell’immobile, a nostre spese, e siamo ancora in paziente attesa di una risposta positiva per poter iniziare i lavori e rendere così la sede adeguata e funzionale per un servizio molto importante per la collettività». (g.m.)
