La Nuova Sardegna

Sassari

«Fermate subito le doppiette nell’oasi di Baratz»

«Fermate subito le doppiette nell’oasi di Baratz»

Il Gruppo di intervento giuridico scrive alla Regione dopo la riapertura della caccia nei pressi del lago

20 luglio 2018
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SASSARI. Al lago di Baratz sono tornate le doppiette, ma il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, l’associazione ecologista impegnata da anni in battaglie in difesa dell’ambiente è sceso subito in campo per cercare di bloccare una situazione che sembra paradossale.

Il Grig si è rivolto alla Regione per denunciare una situazione ritenuta assurda e chiedere di ripristinare integralmente l’oasi permanente di protezione faunistica e di cattura “Porto Conte – Baratz”. «Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus - spiega il presidente Stefano Deliperi - ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti all’assessorato della difesa dell’ambiente della Regione e al Comune di Sassari perché venga ripristinato il divieto di caccia al Lago di Baratz».

A partire dalla stagione venatoria 2012-2013 il Lago di Baratz, unico lago naturale della Sardegna, interamente nel territorio comunale di Sassari, era stato ricompreso nell’oasi permanente di protezione faunistica e di cattura “Porto Conte – Baratz” con il conseguente divieto di caccia. Inspiegabilmente e senza alcuna informazione preventiva, a partire dalla stagione venatoria 2017-2018, il lago di Baratz, è stato riaperto alla caccia, con le ovvie conseguenze negative per la fauna selvatica protetta, per il turismo scolastico e naturalistico (nell’area ha sede il Centro di Educazione Ambientale - C.e.a.s. Lago Baratz del Comune di Sassari), per le attività sportive.

Proprio per il suo alto valore ambientale e naturalistico, il Lago di Baratz rientra nel sito di importanza comunitaria (S.i.c.) “Lago di Baratz – Porto Ferro” , ai sensi della direttiva comunitaria sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora, ed è tutelato con specifico vincolo paesaggistico nonché con vincolo di conservazione integrale.

Il ritorno dei cacciatori non pare proprio l’idea migliore per salvaguardare un ambiente unico nell’isola. L’intera era intorno al lago è infatti protetta dalla Rete Natura 2000 che nasce proprio con l’intento di proteggere la biodiversità presente all’interno delle aree protette.

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