La Nuova Sardegna

Sassari

Partiti i lavori per salvare i terrapieni pericolanti

di Francesco Squintu
Partiti i lavori per salvare i terrapieni pericolanti

L’intervento riguarda il quartiere di San Leonardo e la zona di Monte Inni L’appalto a un’azienda siciliana che dovrà chiudere i cantieri entro sei mesi

22 luglio 2018
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OZIERI. Non è usuale vedere due braccia femminili muscolose e tornite imbracciare una vanga e con colpi veloci e decisi tra sabbia, ghiaia, cemento e acqua formare un impasto ma è quello che hanno potuto vedere nei giorni scorsi a Ozieri i passanti nella parte alta di via Gavino Cocco. Sono infatti iniziati i lavori di consolidamento dei muri di contenimento in pietra in diverse zone della città e ad aggiudicarsi l’appalto, 166 mila euro l’importo complessivo, è stata la Pegaso Costruzioni srl di Messina la cui socia di maggioranza è Barbara Scaffidi Chiarello, una giovane trentatreenne che non ha paura di sporcarsi le mani e di confrontarsi con un mondo che da sempre è considerato maschile. «Trovo la cosa normale e non ho problemi a lavorare in cantiere – ha detto l’imprenditrice –. Io e mio marito, titolare dell’azienda insieme a me, lavoriamo insieme ai nostri operai e devo dire che mi trovo bene e quello che facciamo mi piace anche. Non ho problemi in un ambiente che comunque è considerato prettamente maschile e tutti mi portano assoluto rispetto». La squadra siciliana, seguendo il progetto predisposto dal geometra Bruna Deledda riferito alla sicurezza della circolazione stradale, ha iniziato con interventi nella via Gavino Cocco, nel quartiere San Leonardo e nella zona di Monte Inni dove le persistenti piogge invernali avevano fatto crollare un muro costringendo i residenti ad operare un lungo giro per arrivare in città. «Dai quindici metri previsti si passerà alla realizzazione di diciassette metri in una zona, quella di Monte Inni, interessata da crolli e cedimenti – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Gigi Sarobba –. Il finanziamento dei lavori lo abbiamo ottenuto dalla regione nel 2016 e ci permetterà di intervenire anche in altre zone della città non solo con il consolidamento dei muri ma anche con nuova bitumazione di alcune vie».

Terminati i lavori nelle tre zone oggetto di intervento, si passerà quindi al parapetto di via Le Grazie ed alla Via Giovanni Maria Angioy ed in particolare al muro di contenimento della via Siotto Pintor, debilitato dalle radici degli alberi. In seguito vi saranno lavori anche nel quartiere San Nicola dove si ripristinerà il fondo di diverse vie attualmente in stato di precarietà quasi assoluta. «Il termine stabilito nel contratto per il completamento dei lavori è di sei mesi ma contiamo di concludere con largo anticipo – ha concluso Barbara Scaffidi –. Mi piace pensare che concorreremo ad abbellire l’immagine di una cittadina che non conoscevamo ma in cui ci siamo trovati bene e in cui stiamo lavorando con buona lena».

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