La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovi assessori in aula la maggioranza scricchiola

di Giovanni Bua
Nuovi assessori in aula la maggioranza scricchiola

Attacco frontale al sindaco di Serra (PdS) e Bazzoni che lascia il gruppo del Pd Le opposizioni: siamo allo sbando, giocano a Risiko mentre la città affonda

25 luglio 2018
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SASSARI. Le scosse di assestamento erano (quasi) tutte ampiamente annunciate. E la maggioranza le ha incassate con qualche deciso scricchiolio ma rimanendo comunque in piedi. Col sindaco che, in una pausa della “caliente” seduta del consiglio di ieri pomeriggio ha commentato: «In questi anni di mandato sono cambiate tante opinioni e posizioni. Il cambio della giunta segue una linea ben precisa e concordata di inclusione, allargamento, rispetto della parità di genere. E, per qualcuno che toglierà il suo appoggio, ci sono altri che si sono avvicinati, o si avvicineranno».

Si vedrà, anche perché la situazione è a dir poco magmatica. E gli unici punti “ufficiali” segnati ieri, subito dopo la presentazione delle due nuove assessore Manuela Palitta (Upc) e Rossana Serratrice (Pd), sono gli interventi di fuoco di Giancarlo Serra (Pds) e Pierpaolo Bazzoni (Pd). Con il primo che ha dato le sue dimissioni da vicepresidente del consiglio, e ha annunciato che domani chiederà alla segreteria cittadina del Partito dei Sardi di poter passare all’opposizione «stanco di essere guidato come una marionetta da un sindaco che non ha mai rispettato i patti». E il secondo che ha lasciato il gruppo consiliare del Pd (che perde il secondo consigliere dopo Lisa Benvenuto e passa a 12, con i due che comunque rimangono in maggioranza anche se nel Misto) prendendosela con Nicola Sanna: «Se le novità sulla composizione della giunta e le strategie di governo le devo leggere sui giornali – ha detto – tanto vale che esca dal gruppo. Il sindaco non ha mai dimostrato disponibilità nei miei confronti, nonostante la mia lealtà e il mio impegno. Ne prendo atto».

Due bordate che si aggiungono a quelle sparate di prima mattina da parte dei monogruppo che, pur con diverse e ancora non pienamente chiare gradazioni (Era si è completamente smarcato e approva il rimpasto, Dau, neo entrato, ha chiesto di lasciargli il tempo di guardarsi intorno e farsi un opinione, Tedde non si è proprio presentato) hanno annunciato che lasceranno la maggioranza. Numeri che, dando per fatto il passaggio all’opposizione di Marco Manca e Nanna Costa, dovrebbero comunque lasciare margini alla maggioranza per andare avanti. Anche se sarà necessario far ben di conto. «Per ora – tuonano le opposizioni unite in una pausa dei lavori – il numero legale lo garantiamo noi. E non abbiamo intenzione di andare avanti. La maggioranza gioca a risiko pensando alle elezioni mentre la città affonda. Chiederemo al sindaco di chiarire una volta per tutte come ha intenzione di andare avanti. Lo spettacolo di oggi in aula era imbarazzante e doloroso, inequivocabile segnale di una maggioranza e di un sindaco completamente slegati dalla città».

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