La Nuova Sardegna

Sassari

Al via i lavori per salvare il Barbacane allagato

Al via i lavori per salvare il Barbacane allagato

Abbanoa da oggi proverà a escludere la condotta lesionata con un bypass La seconda soluzione è un risanamento interno della tubatura con una calza

28 agosto 2018
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SASSARI. Dalla porta di ingresso del Barbacane si spande un profumo di cloro che fa molto piscina Lu Fangazzu. Il rumore della cascatella è costante, macina ettolitri da due settimane, e solo oggi la perdita potrà essere fermata. Ieri mattina, infatti, finalmente i tecnici di Abbanoa, il vicesindaco Fabio Pinna, i tecnici del Comune e della Soprintendenza si sono incontrati, hanno fatto il punto, hanno individuato le cause dell’allagamento, la falla della tubatura, e hanno ipotizzato le soluzioni da mettere in campo.

La più semplice, ha spiegato il responsabile del distretto di Abbanoa Simone Pilo, è realizzare una deviazione per baipassare la condotta lesionata e bloccare così il flusso d’acqua che riempie i sotterranei di Piazza Castello.

I lavori cominceranno questa mattina e se l’allaccio e il bypass dovessero funzionare, il problema verrebbe risolto molto velocemente e senza grandi complicazioni. L’unica incognita è che le condotta che taglia in due la piazza, passando accanto al Barbacane e che va ad alimentare la zona di via Cagliari, via Brigata Sassari e poi il rione Porcellana, ha un diametro di oltre quattro metri. Con il bypass, invece, la portata potrebbe non essere sufficiente, perché il nuovo collegamento si avrebbe con una tubatura con un diametro di due metri e mezzo. Perciò l’efficacia della soluzione si potrà vedere solo dopo un test sulla pressione idrica. Se sarà adeguata, allora il disagio previsto per l’intervento di Abbanoa sarà contenuto nell’arco della giornata. L’acqua dovrà infatti essere staccata dalla mattina alle 8, sino al tardo pomeriggio, per consentire l’istallazione di una valvola e la connessione con la nuova condotta.

Se invece la discrepanza dei diametri e delle portate dovesse rappresentare un ostacolo insormontabile, allora si profila la seconda soluzione, ben più lunga e complicata. Tralasciata l’ipotesi bypass non resta che intervenire sulla tubatura rotta. Purtroppo non si può adottare il sistema tradizionale, cioè scavare, rimuoverla e sostituire la porzione compromessa. Infatti la falla è localizzata proprio in corrispondenza delle travi di calcestruzzo sulle quali poggia la copertura del Barbacane. Demolendo il calcestruzzo si rischierebbe di causare un cedimento alla struttura di acciaio e vetro che emerge sulla piazza. Perciò la riparazione potrà avvenire solo tramite l’inserimento di una “calza” all’interno della condotta. In pratica si tratta di un risanamento dall’interno, senza scavi e demolizioni. Si comincia con una videoispezione, e la calza è viene infilata e poi posizionata correttamente. È fatta di un materiale che si espande e contiene resina. Viene spinta con dell’aria compressa, e gonfiandosi andrà ad aderire alle pareti della tubatura, coprendo quindi la lesione. Infine verrà indurita e stabilizzata attraverso il pompaggio di aria calda all’interno della condotta. Il nuovo rivestimento interno avrà uno spessore irrilevante, che non inciderà sulla portata idrica. Ma si parla pur sempre di una soluzione tampone su una tubatura vecchia, che più volte è stata soggetta perdite. L’auspicio dei tecnici, sia per una questione di semplicità di intervento, di costi contenuti e soprattutto di minimi disagi all’utenza, è che l’intervento del bypass possa rivelarsi efficace. Così da oggi i sotterranei del castello potranno già essere prosciugati. (lu.so.)

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