PROTESTE A SERRA LI POZZI
«Orari modificati e disagi, i percorsi dell’Atp vanno rivisti»
PORTO TORRES. Dopo lo spostamento della fermata del tram da via degli Ulivi a via del Melo – nel quartiere di Serra Li Pozzi – alcuni residenti lamentano dei disservizi che riguardano nello specifico...
02 settembre 2018
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PORTO TORRES. Dopo lo spostamento della fermata del tram da via degli Ulivi a via del Melo – nel quartiere di Serra Li Pozzi – alcuni residenti lamentano dei disservizi che riguardano nello specifico orari e lunghezza nella percorsa delle tratte urbane. «Alla nuova fermata del tram ci sono orari di passaggio molto approssimati che non permettono al passeggero di organizzarsi per tempo prima di uscire da casa – dice Chiara Marongiu – e soprattutto manca una pensilina dove potersi riparare dal sole cocente estivo o dalla pioggia».
A inizio dell’anno l’Azienda trasporti pubblici aveva modificato gli orari di alcuni percorsi in determinati momenti della giornata, legati in modo particolare all’ingresso e all’uscita delle scuole per cercare di andare incontro alle necessità della popolazione studentesca e delle famiglie. Per quanto riguarda il periodo estivo, invece, il problema subentra quando l’utente deve salire sul tram da un rione periferico.
«Sono stata costretta a prendere il mezzo dell’Atp quando mio marito aveva avuto una frattura al femore – aggiunge la signora Marongiu –, e prima di arrivare a destinazione, ossia scendere in piazza Umberto I, ho dovuto fare tutto il giro della città passando sia al nuovo cimitero comunale e sia al Poliambulatorio. Forse sarebbe il caso di studiare un percorso più breve, perché gli orari degli uffici non sono legati a quelli dell’Atp». (g.m.)
A inizio dell’anno l’Azienda trasporti pubblici aveva modificato gli orari di alcuni percorsi in determinati momenti della giornata, legati in modo particolare all’ingresso e all’uscita delle scuole per cercare di andare incontro alle necessità della popolazione studentesca e delle famiglie. Per quanto riguarda il periodo estivo, invece, il problema subentra quando l’utente deve salire sul tram da un rione periferico.
«Sono stata costretta a prendere il mezzo dell’Atp quando mio marito aveva avuto una frattura al femore – aggiunge la signora Marongiu –, e prima di arrivare a destinazione, ossia scendere in piazza Umberto I, ho dovuto fare tutto il giro della città passando sia al nuovo cimitero comunale e sia al Poliambulatorio. Forse sarebbe il caso di studiare un percorso più breve, perché gli orari degli uffici non sono legati a quelli dell’Atp». (g.m.)
