La Nuova Sardegna

Sassari

Sgommava in Porsche ma non aveva la patente

di Luigi Soriga
Un fotogramma del filmato
Un fotogramma del filmato

Si vanta in un video, scattano le indagini dei vigili urbani e arrivano le sorprese. Il burnout è costato caro: per ora 5000 euro di multa e fermo dell’auto di 3 mesi 

28 settembre 2018
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SASSARI. È una storia triste a tre puntate. La prima si intitolava così: «È andata di lusso». Protagonista un bel giovanotto, occhi azzurri, biondino, Rolex al polso, 28 anni e l’aria spavalda di chi ha molti soldi. Sotto il sedere ha i 350 cavalli del suo Porsche 718 giallo, che scalpitano in un fumoso e spettacolare burnout. Sono le 16 in punto di martedì 21 agosto, in via Caniga, tra Tanit e Poltrone e Sofà, pieno traffico e due amici che riprendono le evoluzioni con una videocamera. In quel preciso istante dalla rotatoria sbuca l’auto dei vigili urbani, si alza la paletta, favorisca libretto e patente. Il primo salta fuori, la seconda no: «Dimenticata a casa». Dieci giorni di tempo per esibirla, e per ora una multa di 28 euro. Ed ecco il titolo della prima puntata: È andata di lusso, che poi è lo stesso titolo del video che il giovane ha condiviso in una chat whatsapp di appassionati Ferrari. Ma il filmato comincia a girare, finché non arriva nei telefonini dei vigili urbani.

E qui comincia la seconda puntata: «È andata così così».

Perché le sequenze di quel filmato hanno molto da raccontare e costituiscono una prova di tutte le violazioni che non era stato possibile contestare sul momento: circolazione contro mano, per la quale sono previsti 321 euro di multa, decurtazione di 10 punti e ritiro della patente. Poi c’è il superamento della striscia longitudinale continua: 2 punti e verbale da 28.70 euro. E ancora divieto di inversione di marcia su striscia longitudinale continua: 59.50 euro e 8 punti. E infine divieto di frenate brusche e accelerate brusche: 2 punti e 28.70 euro.

Il giovanotto nel frattempo si scusa con i vigili e gli automobilisti, rilascia un’intervista dove dice «sono stato un minchione», ma allo stesso tempo racconto la sua storia di self made man. Nato in Germania, emigrato in Italia in cerca di fortuna, col fiuto degli affari e un talento naturale nel vendere le auto. Tanto da diventare milionario nell’arco di quattro anni e da permettersi 39 auto di lusso, tra Ferrari, Bentley e Porsche. E del suo ambiente dice: «Quello dei possessori delle supercar è un mondo spesso intriso di gelosie e rancori. La maggior parte è piena di debiti, con evasione fiscale alle spalle, però comprano vetture che non si possono permettere. Io sono pulito, contento, ho i soldi per acquistare e tenere le mie auto, e quindi mi odiano. Dicono che sono un esaltato. Vivono male le loro vite e la felicità degli altri».

Una descrizione che non è piaciuta a chi lo conosce bene e lo ha frequentato. Che ribatte: «Una persona da cui stare alla larga. Con un bel curriculum di precedenti penali, furti e che è stato in galera sia in Italia che in Germania. Un millantatore, esibizionista, che non possiede affatto 39 auto, ma qualche bell’esemplare sì: tipo due Ferrari 458 Italia, una delle quali customizzata e “wrappata” con la livrea dei carabinieri. Poi una F12 Berlinetta da 270 mila euro, una F355 spider, una Mc Laren, una Bentley continental supersport e la ormai famosa Porsche gialla. Insomma: una milionata di euro che viaggiano su quattro ruote. Sulla collezione ha posato lo sguardo anche la Guardia di Finanza.

Intanto però passano i giorni e la patente agli uffici dei vigili urbani di Sassari non arriva. Il comandante Gianni Serra vuole vederci più chiaro. Contatta l’ambasciata tedesca e qui inizia la terza puntata. Titolo: «Peggio non poteva andare». Dalla Germania arriva la sorpresa: la patente è stata confiscata nel 2013 per guida in stato d’ebrezza. E il titolare non ha mai fatto richiesta per ottenere una nuova licenza, né è stato mai rilasciato alcun documento. Quindi ha continuato a guidare privo di requisiti. E ad ogni sanzione o controllo ha sempre dichiarato di essere possessore di patente tedesca, senza però mai esibirla.

A quel punto ieri mattina sono scattate le notifiche. I vigili urbani di Sassari si sono rivolti ai colleghi di Olbia, dal momento che il giovane ha la sua attività di intermediazione e vendita di auto a Olbia. E gli agenti hanno rintracciato la Porsche parcheggiata davanti alla “concessionaria”.

Il verbale questa volta è una mazzata: guida con patente revocata, 5000 euro di multa e fermo del veicolo per 3 mesi. E la prospettiva di lasciare parcheggiate anche le altre fuoriserie per molto tempo, visto che è probabile che per il prossimo esame patente se ne riparli tra due anni. E tutto per una sgommata e un video spiritoso.

«Peggio non poteva andare»

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