La Nuova Sardegna

Sassari

Fuoco e paura dentro la palestra

di Luca Fiori
Fuoco e paura dentro la palestra

Gli atleti si sono messi in salvo fuggendo verso la strada. Un corto circuito all’origine del rogo  

29 settembre 2018
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SASSARI. Hanno provato a domare le fiamme con un piccolo estintore e inizialmente pensavano di esserci riusciti. Ma quando il rogo poco dopo è ripartito e un fumo nero e denso ha invaso i locali della palestra, i due istruttori del “Colosseum Fitness Club” hanno abbandonato l’estintore per terra e lanciato l’allarme tra gli atleti presenti nella sala attrezzi.

Insieme a una decina di ragazze e ragazzi sudati e spaventati, Monica Fiori e Alberto Peru sono in corsi in strada per mettersi in salvo e subito dopo hanno chiamato i vigili del fuoco. «Correte - hanno spiegato agli operatori della centrale operativa del 115 - la palestra sta bruciando».

Si sono vissuti attimi di preoccupazione ieri mattina, pochi istanti dopo mezzogiorno, quando le fiamme hanno aggredito il vano tecnico della palestra di via Principe di Piemonte, molto probabilmente a causa di un corto circuito partito nel locale che ospitava un autoclave da 500 litri e il motore dell’impianto di condizionamento.

Il calore sprigionatosi dal locale che si trova nel sottopiano di una palazzina di pregio situata all’angolo con via Sardegna, ha sciolto il controsoffitto e il materiale sintetico utilizzato per l’insonorizzazione dei locali. In pochissimi minuti i due piani del centro sportivo sono stati completamente invasi dal fumo.

Gli attrezzi presenti nel locale di 400 metri quadri, di proprietà dell’imprenditore di Sorso Baingio Pintus ma gestito dall’associazione “Colosseum Fitness Club”, hanno subìto danni per diverse migliaia di euro.

«Abbiamo provato a spegnere le fiamme, ma non ci siamo riusciti» si rammarica sul marciapiede di via Sardegna Alberto Peru, uno dei collaboratori dell’associazione sportiva, mentre a pochi metri da lui i vigili del fuoco vanno avanti e indietro con le maschere d’ossigeno e le manichette collegate alle autobotti. «Quando pensavamo di esserci riusciti - aggiunge l’istruttore - il fuoco è ripartito improvvisamente. A quel punto siamo corsi tutti in strada perché l’aria si era resa irrespirabile».

In via Principe di Piemonte subito dopo l’allarme si sono precipitate due squadre dei vigili del fuoco che per oltre due ore hanno lavorato in mezzo alle fiamme e al fumo per cercare di salvare quello che era rimasto dentro la palestra. In pochi istanti in via Principe di Piemonte si è formata una piccola folla di curiosi armata di smartphone.

Una decina di famiglie residenti nella palazzina sono state fatte allontanare dalle abitazioni per un paio d’ore e all’ora di pranzo - dopo le verifiche dei vigili del fuoco - sono potute rientrare a casa. «Abbiamo sentito la gente che urlava - raccontano Enrico Meschini e Valentina Aunitu del negozio di frutta e verdura che si trova in via Amendola a pochi passi dalla palestra - e siamo corsi a vedere cosa fosse accaduto. C’era tanto fumo e inizialmente abbiamo avuto paura, ma i vigili sono stati bravissimi». Sul posto si sono precipitati anche gli agenti della polizia locale, che dopo aver chiuso il traffico per agevolare le operazioni di spegnimento delle fiamme, hanno raccolto le testimonianze delle persone presenti all’interno della palestra nel momento in cui si è sviluppato l’incendio.

Dalle prime verifiche degli uomini del comando di via Carlo Felice sembrerebbe che fosse tutto in regola. I vigili del fuoco hanno escluso danni strutturali allo stabile, ma ora resta da capire quale sia la causa che ha scatenato il corto circuito all’interno del vano tecnico.

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