La Nuova Sardegna

Sassari

I “sogni metropolitani” muovono gli ultimi passi

di Giovanni Bua
I “sogni metropolitani” muovono gli ultimi passi

Riunione fiume dei sindaci della Rete per chiudere gli 86 progetti da 70 milioni Entro fine mese arriverà la firma definitiva con la Regione e il via ai bandi

05 ottobre 2018
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SASSARI. I Comuni della rete metropolitana sfogliano l’ultima pagina del libro dei sogni, del valore di 70 milioni, decisi a trasformarlo in realtà. Ieri la sala consiliare del Comune di Sennori ha ospitato una riunione fiume dell’assemblea, andata avanti dalle 9 del mattino alle 18, nella quale gli otto primi cittadini della rete hanno aperto una a una le schede degli 86 progetti messi in campo in un anno di lavoro. Da quando Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria firmarono nell’ottobre 2017 la manifestazione di interesse per il piano di programmazione territoriale della Regione.

Un lavoro certosino durante il quale le schede progettuali sono state limate, integrate, accorpate, rispondendo alle osservazioni dell’assessorato regionale alla programmazione, per poi essere rispedite a Cagliari per l’ultima verifica e arrivare, salvo imprevisti, alla firma dell’accordo di programma in calendario per la fine di ottobre. Arrivato l’ultimo via libera partiranno i singoli bandi, con i progetti che, per mantenere i finanziamenti, devono essere realizzati in 36 mesi.

Cinque i capitoli che ocntengono tutti i sogni della Rete. Ambientale, con la realizzazione di percorsi di valorizzazione della costa e delle aree protette, delle zone umide e lagunari. Culturale, con il restauro e recupero del patrimonio e il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei maggiori complessi archeologici. Qualità della vita, con interventi per lo sport, il tempo libero e l’inclusione sociale, l’accessibilità. E poi la competitività delle imprese e l’innovazione. E la governance, con il coordinamento del progetto e dell’offerta culturale e di spettacolo.

Macrocategorie che ogni Comune ha riempito con le sue priorità, integrandole in un sistema di rete. E quindi Sassari punterà alla valorizzazione delle borgate rurali, all’accessibilità e la messa in sicurezza del sito archeologico di Monte D’Accoddi, alla riqualificazione della Valle del Logulentu, oltre che al completamento del parco multifunzionale nella Valle dell’Eba Giara–Rosello. Al restauro della Chiesa di Santa Maria di Betlem, alla rifunzionalizzazione e l’utilizzo degli spazi del Carmelo e del Padiglione Tavolara, ma anche all’avvio o il rafforzamento di imprese nei centri storici e finanziamenti destinati alla modernizzazione delle imprese. Alghero lavorerà sulla riqualificazione della Pietraia, sul potenziamento dei percorsi museali e archeologici, il centro documentale della juharia e del medioevo, la valorizzazione del villaggio nuragico di Palmavera e il progetto di promozione del Canto della Sibilla, patrimonio Unesco. Porto Torres si concentrerà sul potenziamento della mobilità, sulla creazione di servizi in alcuni parchi urbani e su interventi per il miglioramento della fruizione dei luoghi culturali. Sorso metterà in campo un importante progetto di tutela dello stagno di Platamona, oltre che la realizzazione di un parco urbano e i lavori di adeguamento dell’impianto della Piramide. Castelsardo cercherà di trasformarsi in una smart city e nel punto di riferimento del cicloturismo del nord dell’Isola. Sennori proseguirà la passeggiata La Scala, e riqualificherà lo stadio comunale, Valledoria realizzerà un centro polivalente e Stintino un progetto di urbanizzazione all’Ovile del mercante per residenze per giovani coppie.

Pezzi di un puzzle che si devono incastrare, per cogliere un’occasione che difficilmente si ripeterà.

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