La Nuova Sardegna

Sassari

Romanzi d’autore a StoricaMente

Al festival incontri con Martigli, Sanna, Buticchi, Melis Costa, Armeni e Sedda

09 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





COSSOINE. Tre incontri di alto livello in altrettanti Comuni, sei grandi autori, ogni volta un pubblico numeroso, attento e partecipe. Non poteva avere inizio migliore la quinta edizione del Festival del romanzo storico letterario “StoricaMente”, organizzato dall’Associazione culturale intercomunale “Isperas” e da Cossoine, Mara, Romana, Semestene, Pozzomaggiore e Villanova Monteleone, con il patrocinio degli assessorati alla Pubblica istruzione e del Turismo della Regione.

Sabato a Cossoine, Antonello Pellegrino ha conversato con simpatia e competenza con due autori, Carlo Adolfo Martigli, ormai un habitué del festival, e Andrea “Skaetta” Sanna, autore della trilogia sul “Popolo delle Torri”. Martigli ha parlato del suo ultimo romanzo, “Il Settimo Peccato”, un thriller ambientato nel Carnevale di Venezia del 1503, in cui prendono vita i fantasmagorici quadri del pittore Hyeronimus Bosch. Sanna ha presentato “Il sangue dei giganti”, terzo volume della trilogia. Ed entrambi gli autori sono stati condotti spesso da Pellegrino sull’importanza della lettura: “chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni”, è stato ricordato citando Umberto Eco, fino alla conclusione di Martigli: «oggi leggere è un atto rivoluzionario». La serata è stata accompagnata dai brani rinascimentali eseguiti dalla cantante lirica Ramona Careddu, al pianoforte da Andrea Sanna.

A Mara, a ridosso della chiesa di Nostra Signora di Bonuighinu, «un luogo dell’anima – come lo ha definito Angelo Deriu, presidente di Isperas – il baricentro dei Comuni aderenti al Festival», erano presenti il maestro del romanzo storico, Marco Buticchi, con il suo ultimo lavoro, “Il segreto del faraone nero”, e Carlo Melis Costa, autore con Francesco Abate de “Il Corregidor”, un romanzo ambientato nella Cagliari del Seicento.

Roberta Balestrucci, che coordinava l’incontro, ha trovato diverse assonanze fra i due romanzi, seppure collocati in epoche e in luoghi diversi. Totalmente differente, invece, l’approccio al modo di scrivere, per cui mentre Buticchi si è definito «un talebano della mia scrittura», che mai potrebbe condividere con altri la stesura del testo, Melis Costa ha rivendicato la bellezza della «scrittura a quattro mani» .

A Romana, infine, nuovo salto di tempo e di luogo – e di genere – con le due scrittrici Ritanna Armeni e Mariangela Sedda. Con loro ha conversato Jacopo Onnis, giornalista e scrittore anch’egli. Armeni ha parlato del suo “Una donna può tutto. 1941: volano le streghe della notte”, il racconto delle aviatrici sovietiche che volavano di notte per combattere i nazisti. «Quelle donne – ha ricordato – non volevano essere uguali agli uomini, volevano essere migliori». E allo stesso tempo, combattevano due guerre, contro i nazisti e contro i pregiudizi del loro stesso apparato militare.

Mariangela Sedda ha parlato del suo amore di sempre per Emilio Lussu, “un cavaliere senza macchia e senza paura”, e della storia narrata in “La Cancellazione”, dedicato alla vicenda che nel 1927 vide coinvolto Emilio Lussu, imputato dell’uccisione del giovane fascista che l’anno con una squadraccia lo aveva assalito nella sua casa. L'incontro è stato accompagnato dalle letture tratte dai due libri, a cura dei ragazzi del Liceo Scientifico di Pozzomaggiore. Prossimi appuntamenti del Festival il 20 ottobre a Semestene e il 21 a Pozzomaggiore e Villanova.

Mario Bonu

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative