La Nuova Sardegna

Sassari

Attentato al vicepresidente della Torres, si indaga anche in curva

Attentato al vicepresidente della Torres, si indaga anche in curva

Antonio Carboni nel mirino. La Digos visiona le immagini e non esclude nessuna pista

21 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Al setaccio da parte degli investigatori della Digos ci sono diverse immagini catturate delle telecamere di videosorveglianza di alcune abitazioni della zona di via Luna e Sole e di Monte Bianchinu.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.17369515:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/10/19/news/sassari-attentato-incendiario-contro-il-vicepresidente-della-torres-1.17369515]]

Gli inquirenti sono alla caccia del fotogramma che possa portare all’individuazione della persona o delle persone che venerdì, prima dell’alba, hanno scavalcato il muretto dell’abitazione di Antonio Carboni, vice presidente della Torres, e hanno dato fuoco alla sua Citroen C4 Cactus, con il rischio di mettere a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, ma visto il ruolo ricoperto dall’agente di commercio all’interno della società rossoblù è stato naturale indirizzare le indagini anche nell’ambiente della tifoseria sassarese.

Ma le piste sono diverse e chi ha voluto intimorire Carboni potrebbe averlo fatto anche per motivi legati alla sua attività lavorativa o per questioni personali. Chi è vicino alla Torres non vuole credere che l’attentato incendiario possa essere riconducibile a qualche malumore che si è creato attorno alla squadra, dopo il deludente avvio nel campionato di serie D.

Sarebbe effettivamente un’escalation di violenza senza precedenti, spiegano negli ambienti vicini alla tifoseria . Le turbolente vicissitudini degli ultimi anni intorno alla Torres non hanno infatti mai portato ad azioni gravi come quella di due giorni fa. E in più - si sono chiesti in tanti - se fosse veramente la dirigenza della Torres l’obiettivo degli attentatori perché dopo aver scavalcato il muretto della villetta di via Ciasca colpire Carboni e non direttamente il presidente della squadra che abita lì accanto?

A rendersi conto per prima di quanto stava accadendo nel cortile dell’abitazione di Antonio Carboni era stata un’abitante della zona che era appena uscita di casa per andare a fare jogging.

La donna aveva dato immediatamente l’allarme. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco aveva evitato che le fiamme raggiungessero la tettoia in legno e l’abitazione del dirigente della Torres. Un’azione tempestiva che aveva scongiurato conseguenze ben più gravi per lui e per la sua famiglia. (l.f.)


 

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative