La Nuova Sardegna

Sassari

Per le imprese sarde arriva la tentazione portoghese

Per le imprese sarde arriva la tentazione portoghese

Il “centro d’affari” di Madeira presenta i vantaggi fiscali per chi sceglie di internazionalizzare

25 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una tentazione a cui sembra difficile resistere. Ma soprattutto un modello a cui guardare con attenzione. È quello che oggi, per la prima volta in Sardegna, è stato presentato in un seminario a Villa Mimosa (in via IV Novembre).

Si tratta dei nuovi benefici fiscali e finanziari concessi dalla Commissione Europea alle società iscritte all’Ibc, il centro internazionale di affari di Madeira, zona a tassazione attenuata dell’Ue nell’arcipelago portoghese. Ad illustrare i benefici destinati agli investitori europei saranno, grazie alla collaborazione della Bcm export consulting ed @areaprofessionisti, coorganizzatori dell’evento: Roy Spode Garibaldi, vice presidente e direttore generale della Sdm, e João Fernandes, amministratore dell’Arkai - Madeira Lda., management locale accreditata per la costituzione e gestione delle società.

Sono intervenuti Paolo Chessa (Bcm export consulting) e Andrea Zanetti - già relatore sullo stesso tema al Seminario svolto nel 2017 all’ambasciata Italiana di Lisbona per gli avvocati portoghesi da essa accreditati.

Con i loro interventi è stato possibile analizzare anche l’inquadramento dei vantaggi offerti nella normativa italiana che regola gli investimenti all’ estero.

La Sdm – sociedade de desenvolvimento di Madeira è la società concessionaria (capitale misto per il 49% del governo della regione autonoma di Madeira – il 51% di imprenditori privati portoghesi) che gestisce per conto dell’Ue e del Portogallo l’Ibc, un centro internazionale di affari che offre a società di servizi, industrie, navi, yacht e società di shipping un programma “di incentivi” sia di esenzione graduale dalle imposte sui redditi sia dai dazi doganali e dai diritti di importazione, sia di finanziamenti alle imprese, tra cui molto interessanti quelli destinati alla ricerca tecnologica e alle biotecnologie che raggiungono l’ 80% di fondo perduto.

La zona franca di Madeira e il relativo centro internazionale d’affari sono stati istituiti all’inizio degli anni ’80 per rispondere alle esigenze di recupero dell’arretratezza, per le zone ultra periferiche, dei paesi neo-membri dell’Unione Europea. In virtù di tale assenso da parte dell’Ue, il Portogallo ha potuto riconoscere un particolare regime fiscale agevolato alla regione autonoma. Un modello a cui guardare con attenzione.
 

In Primo Piano
Meteo

L’isola si risveglia in pieno inverno: Bruncuspina a -3° e tetti imbiancati a Fonni

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative