La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, mezzo milione per acquisire la caserma

di Salvatore Santoni

Peru ha presentato un emendamento al bilancio regionale: «Ne faremo uno spazio culturale»

25 ottobre 2018
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SORSO. Il Comune è a un passo dal diventare proprietario dell’ex caserma abbandonata di piazza Marginesu.

La novità è arrivata martedì sera da Cagliari, dove si discuteva l’assestamento del bilancio regionale, grazie a un’iniziativa del vicepresidente del consiglio regionale Antonello Peru.

Sul piatto ora ci sono 500mila euro destinati a Sorso per acquistare l’immobile dalla Provincia di Sassari. La proposta è farne un polo culturale e multimediale, un centro per la valorizzazione di saperi, arti e mestieri della Romangia.

Spina nel fianco. Fino agli anni ’90 è stato la sede dei carabinieri di Sorso, poi l’immobile è piombato nel degrado. E infatti la situazione dell’ex caserma è stata una nota dolente di tutte le amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli ultimi tre lustri. Tutta colpa di una serie di incertezze sulla proprietà della struttura. Alcuni documenti storici lo danno in capo al Comune; altri alla Provincia. Fino a quando, nel 2014, da sala Sciuti è uscita la decisione di mettere l’immobile in vendita.

La sorpresa. La svolta è arrivata a sorpresa martedì con un emendamento del vicepresidente del consiglio regionale, Antonello Peru, e grazie al supporto del presidente Gianfranco Ganau e del presidente di commissione, Franco Sabatini. Il dispositivo è stato infatti inserito all’interno dell’assestamento di bilancio, all’esame dell’aula di via Roma.

«È una occasione unica per la città – spiega il forzista – che potrebbe contribuire anche al rilancio dell’economia locale attraverso diversi momenti di incontro. Una piattaforma da allestire in tempi brevissimi per restituire alla cittadina un patrimonio dimenticato».

La proposta. Neanche il tempo di festeggiare l’approvazione del mezzo milione di euro che il forzista sorsense intavola già alcune proposte per il futuro dell’immobile.

«Potrebbe diventare uno spazio da destinare alle attività culturali – dice Peru – con la promozione delle tradizioni popolari della cittadina della Romangia».

L’idea sembra ambiziosa: «La struttura potrà essere recuperata attraverso un project financing – propone Peru – con la realizzazione di un complesso destinato ad attività culturali. La proposta è finalizzata alla costruzione di uno spazio per ospitare la biblioteca, con sala convegni, mediateca e aree multimediali. Una struttura innovativa e unica nel suo genere, che possa accogliere al suo interno anche un centro educativo e di orientamento ai giovani nel mondo del lavoro».

Sfratto a Moby Dick. Un secondo dopo che il Comune firmerà la compravendita con la Provincia si porrà il problema della gestione dell’immobile, che è a tutti gli effetti un rudere bisognoso di molte cure. Tradotto: servono soldi, tanti soldi. Su questo punto il vicepresidente Peru ha le idee chiare. «Spero che una parte delle risorse della Rete metropolitana da destinare al Comune di Sorso – riprende l’esponente di Fi – riguardanti la ristrutturazione della biblioteca di via Siglienti, possano essere integrate in questo progetto, restituendo così al mare le ossa della balena». L’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Morghen ha infatti da poco presentato una scheda progettuale per un “cimitero di Moby Dick”: 200mila euro per approntare un museo dove esporre gli scheletri dei cetacei spiaggiati. Fondi che – secondo il vicepresidente del consiglio regionale – andrebbero dirottati per riqualificare il caseggiato che si affaccia su piazza Marginesu.



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