La Nuova Sardegna

Sassari

Coca nei libri, Deligios ai domiciliari

Coca nei libri, Deligios ai domiciliari

La casalinga aveva ricevuto a casa diversi pacchi con la droga spediti da Napoli

26 ottobre 2018
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SASSARI. Ha lasciato il carcere di Bancali cinque giorni dopo il blitz dei carabinieri che aveva fatto finire in manette sei persone e ha ottenuto gli arresti domiciliari, Vincenza Filippa Deligios, l’insospettabile casalinga sassarese di 60 anni che secondo le accuse aveva messo a disposizione la sua abitazione di via Rockefeller per ricevere la cocaina che arrivava da Napoli.

La donna, difesa dall’avvocato Marco Palmieri, tra il giugno e il settembre del 2015 avrebbe ricevuto almeno otto pacchi postali contenenti droga nascosta all’interno di libri scavati all’interno delle pagine. Per lei le manette erano scattate la prima volta proprio alla fine del settembre di tre anni fa.

Quando i carabinieri del nucleo investigativo provinciale, guidati dal maggiore Antonio Pinna, avevano scoperto in che modo la banda faceva arrivare la cocaina nell’isola avevano avvisato la direzione delle Poste Italiane di comunicare la presenza di qualsiasi pacco in arrivo per la Deligios. Così il 23 settembre del 2015 investigatori dell’Arma e portalettere organizzarono una “consegna controllata” di un pacco al cui interno si trovavano 250 grammi di cocaina purissima. La droga – così come le volte precedenti - era stata occultata all’interno di un libro scavato al suo interno. Per quel singolo episodio Vincenza Filippa Deligios ha già patteggiato 4 anni di reclusione, ma ora la direzione distrettuale antimafia di Cagliari le contesta il reato di associazione a delinquere finalizzata alla spaccio di sostanze stupefacenti. Con lei venerdì scorso erano finiti in manette Luigi Ronghi, noto Gino, 46 anni, commerciante napoletano residente a Porto Torres, Stefano Dell’Orfano, 38 anni, anche lui commerciante di origini napoletane ma trapiantato nella città turritana, Maria Grazia Giordo, 52 anni sassarese Michele Assante Di Cupillo, 28 anni di Napoli e Giuseppe Vatiero, 57 anni, noto «Peppe a basetta», considerato un esponente di spicco del clan Mazzarella. In giornata si dovrebbe sapere se anche Ronghi, Dell’Orfano e Giordo potranno lasciare il carcere. (l.f.)

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