La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres ha commemorato il martirio di San Gavino

di Gavino Masia
Porto Torres ha commemorato il martirio di San Gavino

Cerimonia a “Balai lontano”, in Basilica il pontificale presieduto dall’arcivescovo. A “Balai vicino” benedizione dei cavalli e delle imbarcazioni armate a vela latina

26 ottobre 2018
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PORTO TORRES. La devozione per i Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario si mantiene viva nel tempo e anche ieri mattina - dies natalis di San Gavino - erano tanti i fedeli che si sono raccolti nella chiesetta a picco sul mare per riscoprire le radici della fede e la gioia della vita comunitaria. Durante la santa messa don Mario Tanca ha rivolto le preghiere ai più bisognosi e sofferenti della comunità portotorrese, senza dimenticare di dedicare un pensiero alle giovani generazioni perché possano contribuire a costruire un futuro migliore. Il parroco della basilica di San Gavino ha ricordato anche la scomparsa del cavaliere anziano Antonio Dedola che due anni fa, al rientro a casa dopo la sfilata con i cavalieri, ha purtroppo perso la vita in un tragico incidente. «Il sangue versato dai Martiri in questi luoghi – ha detto durante l’omelia don Tanca – ha voluto rappresentare una sorta di concime per la crescita spirituale di tutti noi e per una sempre più convinta fedeltà verso i valori cristiani».

Parole che hanno esaltato la testimonianza di fede lasciata dai tre Santi, con il loro sacrificio per difendere la parola di Cristo, e che invitavano i presenti a vivere ogni giorno il Vangelo. Alla fine della funzione religiosa i fedeli si sono mossi in corteo, a piedi e con i cavalli, per raggiungere, secondo la tradizione, la spiaggia di Balai. Sull’arenile di fronte al golfo dell’Asinara il parroco di San Gavino ha poi impartito la benedizione ai cavalieri a cavallo dell’associazione Etnos, e davanti al mare le barche armate a vela latina. La consacrazione dell’acqua ha acquisito come simbologia una valenza ancor più forte poiché San Gavino viene spesso raffigurato nell’iconografia tradizionale come un cavaliere e - secondo una leggenda popolare - proprio a cavallo avrebbe recuperato dal fondo del mare l’ultima colonna necessaria all’ultimazione della chiesa romanica di Monte Agellu. Alle 18 la ricorrenza del 25 ottobre è ritornata in Basilica per la concelebrazione del solenne Pontificale, presieduto dall’arcivescovo di Sassari monsignor GianFranco Saba con i sacerdoti diocesani.

Una presenza significativa quella del vescovo all’anniversario del martirio di San Gavino, che denota l’importanza che vuole dare la chiesa sarda alla vita religiosa della diocesi turritana. La serata è terminata con il momento conviviale, nello spazio retrostante la Basilica, con prodotti offerti dalla Coldiretti Nord Sardegna.
 

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