La Nuova Sardegna

Sassari

Mondialpol, ordinanza annullata

di Luca Fiori
Mondialpol, ordinanza annullata

Salis e Steri sospettati di aver rubato la ruspa usata per l’assalto del 30 maggio sono stati scarcerati

26 ottobre 2018
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SASSARI. Sono tornati in libertà Claudio Salis, 23 anni di Oristano e Anacleto Steri, 58enne di Domusnovas ma residente a Oristano, arrestati dalla squadra mobile di Sassari l’8 ottobre scorso perché ritenuti due dei presunti componenti della banda di rapinatori che la sera del 30 maggio tentò l’assalto armato al caveau della Mondialpol a Sassari.

Lo ha deciso ieri mattina il tribunale del riesame presieduto da Salvatore Marinaro (a latere Maria Teresa Lupinu e Valentina Nuvoli) che ha accolto la richiesta dei difensori dei due uomini che sin dal giorno dell’arresto si erano dichiarati innocenti.

I giudici hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare del gip Giancosimo Mura che li aveva fatti finire in manette con accuse pesantissime: tentata rapina, il tentato omicidio di una guardia giurata che al momento dell'assalto si trovava nell’istituto, detenzione e porto illegale di armi e munizioni da guerra e il furto della terna usata per l’assalto. Per conoscere le motivazioni dell’annullamento dell’ordinanza bisognerà attendere trenta giorni, ma per ora gli avvocati Anna Laura Vargiu e Paola Meloni del foro di Oristano, che difendono i due indagati, possono segnare un punto a favore della difesa.

Dopo l’arresto i due uomini, che restano indagati per i reati contestati loro, avevano scelto di rispondere al gip durante l’interrogatorio di garanzia in carcere e spiegato di non aver nulla a che fare con la banda di rapinatori. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Steri e Salis si sarebbero adoperati per consentire il furto della pala meccanica e di un pianale. Furto che era stato messo a segno a Santa Giusta, cinque giorni prima dell’assalto alla Mondialpol. Entrambi i mezzi erano parcheggiati in un piazzale accanto alla comunità di recupero dove gli arrestati erano ospitati in quel periodo. Steri aveva sostenuto davanti al giudice delle indagini preliminari di essere stato ripreso dalla telecamere di videosorveglianza mentre passeggiava nel terreno in cui era posteggiata la terna esclusivamente perché ci portava il cane, e quindi capitava che si avvicinasse al mezzo meccanico ma non certo per verificare se e come rubarlo. Il fallito assalto del 30 maggio scorso aveva l'obiettivo di mettere le mani sui soldi custoditi nel caveau della Mondialpol, in via Caniga, alla periferia della città.

Ad agire fu un commando composto almeno da sette persone, armate fino a i denti. I sistemi antirapina dell'istituto con fumogeni e altri mezzi di protezione e dissuasione avevano rallentato l’azione della banda, che era scappata un attimo prima che sul posto arrivassero le forze dell'ordine.

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