La Nuova Sardegna

Sassari

Tributi a carico dei soci: il piano finisce nel mirino

di Barbara Mastino
Tributi a carico dei soci: il piano finisce nel mirino

I rappresentanti della Bassa Valle del Coghinas non lo ritengono equilibrato Il provvedimento è stato approvato solo con i voti di Chilivani e Perfugas

27 ottobre 2018
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OZIERI. Il Consorzio di bonifica del Nord Sardegna si è finalmente dotato, uno dei pochi nell’isola, del proprio Piano di classifica e del relativo Piano di riparto dei tributi consortili, strumenti fondamentali per una giusta ripartizione dei tributi a carico dei consorziati.

Il Piano è stato approvato pochi giorni fa dal consiglio dei delegati, ma non è piaciuto a tutti. «Portando a termine questa procedura – spiega il presidente del Consorzio Diego Pinna – questa amministrazione è riuscita a ottemperare a un importante adempimento di natura legislativa, sia nazionale che regionale, e dotarsi di uno strumento che consente di emettere legittimamente il tributo in virtù del beneficio che il consorziato ha per la presenza delle opere e dell’attività di bonifica».

Questa approvazione ha posto fine a un lungo iter iniziato nel 2005 con l’affidamento delle verifiche dei terreni e della stessa redazione del Piano a uno studio specializzato nel settore, la Nord Est Ingegneria di Padova. Non tutti i delegati però sono rimasti soddisfatti del Piano: in particolare è emersa l’insoddisfazione dei rappresentanti del comprensorio della Bassa Valle del Coghinas, che non ritengono sia stato adottato un provvedimento equo in quella che sarà l’entità del ruolo contributivo che i consorziati dovranno pagare. La discussione in merito a questo importante argomento è stata quindi fin dal suo avvio intensa e animata, e come detto il confronto non ha trovato tutti d’accordo su quanto avevano elaborato i tecnici incaricati.

«Ci siamo attenuti a ciò che i tecnici hanno elaborato – dice ancora Diego Pinna – senza entrare nel merito delle competenze. Certo mi rammarica non avere avuto una condivisione totale dei consiglieri, ma credo siano state fatte le cose nel migliore dei modi tenendo conto delle peculiarità che caratterizzano ogni territorio. Certo è – aggiunge il presidente – che il territorio consortile presenta delle caratteristiche molto simili per quanto riguarda le aree di Chilivani e Perfugas, mentre si evidenziano delle caratteristiche profondamente differenti per quanto riguarda il comprensorio della Bassa Valle, in particolare per la sua collocazione geografica, l’orografia del terreno, l’infrastrutturazione, gli ordinamenti colturali, i prodotti, la qualità e la tipologia di economia agricola che sicuramente hanno fatto la differenza su quello che sarà il quantum contributivo». Alla fine si è avuto il voto favorevole di nove consiglieri e quello contrario di quattro. Ma non è finita: dopo la pubblicazione della delibera i consorziati avranno l’opportunità di fare le dovute osservazioni entro 30 giorni.

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