La Nuova Sardegna

Sassari

Stalking, muratore ai domiciliari

di Nadia Cossu

Arrestato per atti persecutori nei confronti della ex che oggi è a processo per il tentato omicidio di lui

30 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. La situazione giudiziaria è esattamente questa: lei è imputata del tentato omicidio del suo ex e proprio oggi si terrà il processo con rito abbreviato. Lui, che in teoria sarebbe parte offesa, due giorni fa è stato arrestato dai carabinieri (al momento è ai domiciliari) per stalking nei confronti di lei. La Procura gli aveva contestato anche il tentato omicidio ma il gip Giancosimo Mura nell’ordinanza spiega che «non appaiono gravi e concludenti gli indizi raccolti» in ordine a questo reato «non risultando adeguatamente chiarite le circostanze e modalità del fatto e l’effettiva idoneità della condotta a cagionare l’evento descritto».

Cosa succede, in sintesi, in tutta questa storia dove da un giorno all’altro la vittima diventa carnefice e il carnefice diventa vittima?

La donna a processo si chiama Giovanna Sanna, ha 30 anni e si trova dietro la sbarra perché la notte del 31 dicembre 2017 ha inferto tre coltellate al compagno al rientro dai bagordi di Capodanno. «L’ha fatto per difendersi» era stata la tesi degli avvocati Abele e Pietro Cherchi nella loro discussione davanti al tribunale del Riesame davanti al quale, lo scorso settembre, avevano chiesto la scarcerazione della loro assistita. E avevano anche aggiunto che la donna avrebbe dovuto trovarsi in quell’aula di tribunale come parte offesa e non come imputata. Una tesi che aveva convinto i giudici ad accogliere l’istanza dei due legali e quindi a scarcerare la trentenne di Ozieri disponendo la misura dell’obbligo di dimora a Ozieri e il divieto di avvicinamento a Cuguttu.

I due vivevano insieme in un appartamento in una palazzina di via Giusti, nella parte alta della cittadina. Al rientro a casa dopo la notte di fine anno, tra Giovanna Sanna e Marcello Cuguttu, muratore di 34 anni, era scoppiata una lite furibonda, forse per gelosia, che aveva rischiato di trasformarsi in tragedia. Stando a quanto dichiarato dalla ragazza, Cuguttu sarebbe andato in cucina per prendere un coltello ma lei era riuscita a disarmarlo. Si era dunque solo difesa da quell’uomo che già in altre occasioni – come confermarono anche alcuni testimoni – avrebbe usato violenza nei suoi confronti. «Una volta tentò persino di buttarla in un burrone» aveva spiegato l’avvocato Cherchi. Ed è proprio relativamente a questo episodio che sabato è scattata la richiesta di arresto per tentato omicidio da parte del pm Maurizio Musco. Il gip ha però disposto gli arresti solo per il reato di stalking.

Cuguttu aveva sempre raccontato di esser stato inseguito dalla fidanzata quella notte che poi lo aveva ferito con il coltello.

E proprio alla vigilia del processo a carico della 30enne, il pubblico ministero Maurizio Musco – sulla base di un’indagine difensiva degli avvocati Cherchi – ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per il muratore per il reato di stalking nei confronti della ex compagna. Cuguttu oggi sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia alla presenza del suo avvocato di fiducia Antonio Secci.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative