La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua e fogne alla Multiservizi

Acqua e fogne alla Multiservizi

La gestione degli impianti sull’isola affidata per due mesi alla società in house

02 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. In attesa del definitivo passaggio al gestore unico Abbanoa del servizio idrico integrato dell’Asinara, sarà ancora la società in house Multiservizi ad occuparsi dello stesso servizio sull’isola parco nei mesi di novembre e dicembre 2018. Questo per evitare gravi conseguenze sia sotto il profilo ambientale e igienico-sanitario e sia sotto l’aspetto tecnico ed economico. La giunta comunale ha infatti approvato una delibera che affida al dirigente del settore Ambiente, Claudio Vinci, la formulazione dell’atto di indirizzo per assicurare quanto prima la gestione del servizio idrico integrato sul Parco. Mercoledì scorso è infatti scaduto il termine per l'affidamento e il perdurare del fermo macchine potrebbe creare problemi sotto l'aspetto tecnico dell'ingegneria idraulico e meccanica ai giranti delle pompe, ai microfiltri, all’impianto di clorazione e alle pompe del pozzo di Cala Reale. Un possibile danno agli impianti, dove per il riavvio non sono più necessarie le normali manutenzioni ordinarie ma si va incontro a manutenzioni che diventano straordinarie. Da quando il ministero di Grazia e giustizia ha dismesso l’attività carceraria sull’isola dell’Asinara nel 1998, le infrastrutture idriche e fognarie sono passate dal demanio statale al demanio regionale. Nel frattempo il Comune di Porto Torres - considerato l’assenza di gestione del servizio idrico integrato – ha dovuto proporre l’intervento sostitutivo attraverso la società in house Multiservizi. Da allora ad oggi è ancora l’amministrazione comunale ad occuparsi del servizio in questione in via sostitutiva, pur non avendo titolarità di poteri in merito. Questo per evitare un grave stato di emergenza igienico–sanitaria, con potenziale pregiudizio per la salute pubblica e conseguente interruzione dello svolgimento delle attività di tutela e salvaguardia del Parco e delle attività turistico ricettive presenti sull’isola. (g.m.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative