La Nuova Sardegna

Sassari

«Bassa valle, un milione per la messa in sicurezza»

di Barbara Mastino
«Bassa valle, un milione per la messa in sicurezza»

Il Consorzio di bonifica scrive alla Regione dopo le forti piogge degli ultimi mesi Pinna: «Serve uno stanziamento straordinario per ripulire canali e reti di scolo»

14 novembre 2018
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OZIERI. Uno stanziamento straordinario dell’assessorato regionale all’Agricoltura per la pulizia dei canali delle reti scolanti e per lo smaltimento dei materiali rimossi. É la richiesta inoltrata qualche giorno fa alla Regione dal presidente del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna, che chiede all’assessorato di farsi carico della risoluzione di un problema di sversamento dell’acqua già presente ma aggravatosi dopo le forti piogge degli ultimi mesi, che hanno provocato allagamenti e stanno rendendo necessari interventi di manutenzione e in alcuni casi di rettifica dei canali di scolo che insistono nei territori consortili.

Il Consorzio con sede a Ozieri, che però gestisce oltre alla rete della Piana anche quella della Bassa Valle, chiede che vengano subito stanziati 1 milione e 200mila euro. É questa la stima fatta per la riparazione dei danni provocati alle reti della Piana di Chilivani e della Bassa Valle del Coghinas: «Oltre 60 chilometri di canali - dice il presidente Pinna - che richiedono urgenti lavori di manutenzione». Il Consorzio, da parte sua, si sta già attivando per avviare i primi interventi di manutenzione ordinaria, «ma l’esiguità dei fondi a disposizione - dice il presidente - consente di programmare solo una piccola parte dei lavori necessari. I costi della manutenzione straordinaria dovrebbero essere sostenuti da tutti i soggetti, anche pubblici, che sversano nei canali scolanti ma negli ultimi anni la Regione ha drasticamente ridotto i contributi ai Consorzi di bonifica, non solo al nostro, con il risultato che molte delle manutenzioni necessarie debbono essere rinviate in attesa di individuare fonti di finanziamento alternative, per evitare di far ricadere i costi su un comparto agricolo già gravato dalla crisi».

Da qui la richiesta di qualche giorno fa all’assessorato «di intervenire con urgenza con un contributo al fine di consentire le manutenzioni straordinarie». Anche perché programmare gli investimenti, dice sempre il presidente Pinna, «permette di evitare di dover intervenire successivamente con la conta dei danni e con improbabili e sempre parziali risarcimenti. Noi ci stiamo organizzando per rendere organiche e continuative le manutenzioni ordinarie, ma senza un intervento straordinario a monte, effettuato in maniera sinergica con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, il problema non può essere risolto in maniera continuativa».

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