La Nuova Sardegna

Sassari

Golf fuori strada, crolla muraglione a San Gavino

di Gavino Masia
Golf fuori strada, crolla muraglione a San Gavino

L’incidente ieri prima dell’alba. Giovane di Porto Torres illeso, gravi danni alla storica struttura

17 novembre 2018
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PORTO TORRES. Ieri mattina alle 5 un giovane di Porto Torres alla guida di una Golf Volkswagen - proveniente da via Indipendenza – ha perso il controllo della sua auto urtando contro il dissuasore in cemento e demolendo il tratto iniziale dello storico muraglione di San Gavino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Porto Torres e gli operatori del 118. L’automobilista è stato accompagnato in ospedale: ha riportato lesioni lievi. Sono stati disposti gli accertamenti per valutare il livello di alcol nel sangue e gli esami tossicologici (eventuale assunzione di sostanze stupefacenti).

I militari hanno eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica dello strano incidente e per accertare le responsabilità. Nelle prossime ore il quadro dovrebbe essere completo.

Qualche ora dopo l’incidente - e prima che gli operai del Comune mettessero in sicurezza le parti del muro crollate dopo l’urto - sono intervenuti i tecnici della Soprintendenza archeologica per predisporre al documentazione fotografica da allegare alla relazione da inviare al direttore operativo Gabriella Gasperetti. «Dopo questo evento – dice l’archeologa –, dove abbiamo recuperato e messo da parte una base di colonna di interesse archeologico, bisogna accelerare la messa in sicurezza del muro: già durante il sopralluogo di alcune settimane fa col Comune era emerso che bisognava intervenire sul muraglione, per lo scorrimento dell’acqua e per la sua conservazione. Si tratta di interventi da fare con una assistenza archeologica, comunque, e siamo in attesa che l’amministrazione comunale ci presenti il progetto»

Per il parroco di San Gavino don Mario Tanca, «il muraglione rappresenta da sempre la memoria storica della comunità ed è stato soprattutto luogo di incontro e di aggregazione per tante persone: qui confluivano tutti i pellegrini, davanti alla statua di San Gavino a cavallo, prima di recarsi in Basilica. C’è stata incuria da parte di chi ha responsabilità istituzionali, per non essere intervenuti prima, e le colpe vanno divise equamente. Segnalazioni ne sono state fatte tante sullo stato di degrado del muro, anche se non è con queste che si risolvono i problemi».

Il sindaco Sean Wheeler, ha assicurato «che il muro sarà riparato, ma è necessario tempo e pazienza perché si tratta di una parte storica e sarà doveroso interloquire con la Soprintendenza. Fortunatamente non sono stati coinvolti dei pedoni, in caso contrario le conseguenze sarebbero state diverse. Chiedo ai cittadini alla guida, specialmente in città, di andare piano». L’allarme sulle criticità in cui versa da qualche anno quella struttura muraria è ora all’attenzione di tutte le istituzioni, che devono però fare in fretta per preservare un’opera pubblica che fa parte del compendio monumentale di Monte Agellu. Al pari della Basilica millenaria, la cui analisi del degrado è da un anno sui tavoli del Comune. «Tutta la zona vicino alla chiesa è completamente al buio da 6 anni – racconta un residente – e per questo motivo diversi anziani sono caduti mentre si recavano alla messa: il rispetto dei divieti qui è un optional. Questo incidente non è casuale».



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