l’incontro
Il Prefetto ai ragazzi del Nautico «Capire per riuscire ad aiutarvi»
PORTO TORRES. «Qualche giorno fa ho sentito alla televisione che la Sardegna è la regione con il più alto tasso di dispersione scolastica: questo significa che un ragazzo su tre non arriva alla...
21 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
PORTO TORRES. «Qualche giorno fa ho sentito alla televisione che la Sardegna è la regione con il più alto tasso di dispersione scolastica: questo significa che un ragazzo su tre non arriva alla maturità». É una delle constazioni di ieri mattina fatte dal Prefetto di Sassari Giuseppe Marani, durante una visita di cortesia agli studenti dell’Istituto di istruzione superiore “Mario Paglietti”.
«Questo dato sconvolgente non può essere spiegato soltanto con la mancanza di opportunità di lavoro – ha aggiunto il Prefetto – e i ragazzi devono riflettere su questa cosa: la scuola è un luogo dove si impara a vivere in comunità, dove ci si forma e si dovrebbe diventare cittadini». A rafforzare questo concetto è stato anche proiettato un breve filmato proposto dalla Prefettura, a cui sono seguiti alcuni interventi degli studenti a raccontare la difficoltà di trovare uno sbocco lavorativo adeguato al diploma in un territorio che vive una grande crisi economica. Anche il dirigente scolastico e il vice preside - Francesco Sircana e Pinuccio Vacca - hanno ricordato la dispersione scolastica esistente nell’Istituto di istruzione superiore Paglietti. Che subentra dopo qualche tempo soprattutto nei nuovi iscritti al primo anno delle superiori, tra ritiri e non ammessi. Molto bene invece il piano B portato avanti dalla scuola di via Lungomare da qualche anno, ossia il corso adulti serale attivato dal Nautico. Trenta studenti si sono infatti presentati nell’ultimo anno scolastico all’esame di maturità, per ottenere quel diploma che in età giovanile, per diversi problemi, non è stato possibile ottenere. Le ultime parole del Prefetto di Sassari hanno suonato come un invito ai ragazzi delle superiori: «Noi vi possiamo aiutare se riusciamo a capire di che cosa ritenete effettivamente di avere bisogno». (g.m.)
«Questo dato sconvolgente non può essere spiegato soltanto con la mancanza di opportunità di lavoro – ha aggiunto il Prefetto – e i ragazzi devono riflettere su questa cosa: la scuola è un luogo dove si impara a vivere in comunità, dove ci si forma e si dovrebbe diventare cittadini». A rafforzare questo concetto è stato anche proiettato un breve filmato proposto dalla Prefettura, a cui sono seguiti alcuni interventi degli studenti a raccontare la difficoltà di trovare uno sbocco lavorativo adeguato al diploma in un territorio che vive una grande crisi economica. Anche il dirigente scolastico e il vice preside - Francesco Sircana e Pinuccio Vacca - hanno ricordato la dispersione scolastica esistente nell’Istituto di istruzione superiore Paglietti. Che subentra dopo qualche tempo soprattutto nei nuovi iscritti al primo anno delle superiori, tra ritiri e non ammessi. Molto bene invece il piano B portato avanti dalla scuola di via Lungomare da qualche anno, ossia il corso adulti serale attivato dal Nautico. Trenta studenti si sono infatti presentati nell’ultimo anno scolastico all’esame di maturità, per ottenere quel diploma che in età giovanile, per diversi problemi, non è stato possibile ottenere. Le ultime parole del Prefetto di Sassari hanno suonato come un invito ai ragazzi delle superiori: «Noi vi possiamo aiutare se riusciamo a capire di che cosa ritenete effettivamente di avere bisogno». (g.m.)
