Gli “incubatori” hi-tech vanno a caccia di imprese
Pubblicato il primo bando del progetto “ricerca e innovazione” di Infn e Cern I candidati avranno fondi e accesso alle tecnologie per la digitalizzazione
11 dicembre 2018
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SASSARI. È stato pubblicato il primo bando del progetto R2I, Research2Innovation, destinato a società di capitali o persone fisiche interessate a diventare “candidati all’incubazione”.
Usufruire delle tecnologie sviluppate dall’Infn e dal Cern ora è un’opportunità concreta per molte imprese o startupper che decidono di puntare all’hi-tech e investire sull’innovazione in Italia.
R2I è un progetto promosso dall’Infn, dal Cern e dai Bic, Business incubation centres, i3P del Politecnico di Torino, Bioindustry park di Colleretto Giocosa (Torino) e Cubact dell’università di Sassari, per sostenere in Italia le imprese e gli imprenditori nel traghettare tecnologie innovative dal cosiddetto proof of concept, la verifica teorica dell’idea di impresa, al mercato.
Per favorire questo impegnativo passaggio, Infn e Cern mettono a disposizione le proprie tecnologie e competenze tecniche, mentre i BIC offrono le proprie strutture e competenze grazie a programmi di incubazione dedicati.
A manifestare interesse sono invitati sia tutti i soggetti costituiti in forma societaria-consortile da meno di 3 anni o che, pur costituiti da più di 3 anni, abbiano recentemente avviato un nuovo progetto di sviluppo di prodotti innovativi compatibili con le tecnologie e le competenze dell’Infn e del Cern, sia le persone fisiche che intendano avviare un’impresa e accedere ai programmi di incubazione presso uno dei Bic che partecipano all’iniziativa, tra cui c’è anche il Cubact dell’università di Sassari, oltre a quello del Politecnico di Torino e del Bioindustry park di Colleretto Giocosa.
Da parte loro, l’Infn e il Cern si impegnano a fornire alle aziende incubate un sostegno per un accesso facilitato allo sviluppo e allo sfruttamento delle proprie tecnologie, per un periodo di 24 mesi e fino a 40 ore/uomo, compatibilmente con le esigenze di ricerca istituzionale di esperti e infrastrutture disponibili.
Da parte loro i Business incubation centres forniranno un contributo di supporto al business, attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza.
Ciascuna azienda incubata riceverà un contributo del valore di 40mila euro, che potrà essere in natura e includere una serie di servizi messi a disposizione.
Il tempo è poco, ma sufficiente per partecipare: la scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissata per le ore 11:59 del giorno 11 febbraio 2019.
Usufruire delle tecnologie sviluppate dall’Infn e dal Cern ora è un’opportunità concreta per molte imprese o startupper che decidono di puntare all’hi-tech e investire sull’innovazione in Italia.
R2I è un progetto promosso dall’Infn, dal Cern e dai Bic, Business incubation centres, i3P del Politecnico di Torino, Bioindustry park di Colleretto Giocosa (Torino) e Cubact dell’università di Sassari, per sostenere in Italia le imprese e gli imprenditori nel traghettare tecnologie innovative dal cosiddetto proof of concept, la verifica teorica dell’idea di impresa, al mercato.
Per favorire questo impegnativo passaggio, Infn e Cern mettono a disposizione le proprie tecnologie e competenze tecniche, mentre i BIC offrono le proprie strutture e competenze grazie a programmi di incubazione dedicati.
A manifestare interesse sono invitati sia tutti i soggetti costituiti in forma societaria-consortile da meno di 3 anni o che, pur costituiti da più di 3 anni, abbiano recentemente avviato un nuovo progetto di sviluppo di prodotti innovativi compatibili con le tecnologie e le competenze dell’Infn e del Cern, sia le persone fisiche che intendano avviare un’impresa e accedere ai programmi di incubazione presso uno dei Bic che partecipano all’iniziativa, tra cui c’è anche il Cubact dell’università di Sassari, oltre a quello del Politecnico di Torino e del Bioindustry park di Colleretto Giocosa.
Da parte loro, l’Infn e il Cern si impegnano a fornire alle aziende incubate un sostegno per un accesso facilitato allo sviluppo e allo sfruttamento delle proprie tecnologie, per un periodo di 24 mesi e fino a 40 ore/uomo, compatibilmente con le esigenze di ricerca istituzionale di esperti e infrastrutture disponibili.
Da parte loro i Business incubation centres forniranno un contributo di supporto al business, attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza.
Ciascuna azienda incubata riceverà un contributo del valore di 40mila euro, che potrà essere in natura e includere una serie di servizi messi a disposizione.
Il tempo è poco, ma sufficiente per partecipare: la scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissata per le ore 11:59 del giorno 11 febbraio 2019.