La Nuova Sardegna

Sassari

Circoli e bar, controlli dei carabinieri

Circoli e bar, controlli dei carabinieri

Raffica di sanzioni e una denuncia penale al titolare di un locale per tentata frode

14 dicembre 2018
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PORTO TORRES. Una denuncia penale per tentata frode al titolare di un bar e diverse sanzioni amministrative per irregolarità riscontrate invece in un altro esercizio pubblico del territorio comunale. Sono alcuni dei risultati emersi dai controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Porto Torres, in collaborazione con i militari del Nucleo antisofisticazioni e sanità e con quelli del Nucleo ispettorato del lavoro, negli esercizi commerciali che somministrano bevande. Nel primo bar i carabinieri, al comando del capitano Danilo Vinciguerra, hanno constatato che i titolari somministravano ai clienti bevande diverse da quelle dichiarate nel menù. Ossia non c’era alcuna corrispondenza tra il prodotto esposto nel prezziario e quello effettivamente somministrato alla clientela.

Secondo il dispositivo dell’articolo 515 del Codice penale, “chiunque nell’esercizio di una attività commerciale consegna all’acquirente una cosa mobile diversa da quella dichiarata, è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a duemilasessantacinque euro”. I militari hanno inoltre elevato sanzioni amministrative in un altro locale, cominciando con quella da 1000 euro perchè i titolari non avevano eseguito operazioni ordinarie di pulizia nei locali dove venivano servite le bevande. Un’altra multa da 2mila euro perché il proprietario dell’esercizio pubblico non aveva predisposto il piano di autocontrollo e le schede di monitoraggio, che riguardano la pulizia del frigo e del freezer. Il titolare rischia poi una sanzione che varia dai 1500 ai 9mila euro per violazioni in termine di rapporti lavorativi (in quanto al barista non era stata ancora regolarizzata la posizione del lavoro) e l’ammontare della stessa dipenderà dalle spiegazioni che fornirà. L’ultima sanzione è di 1500 euro: per un dipendente senza contratto di lavoro e per aver distribuito come compenso lavorativo denaro in contante. (g.m.)

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