La Nuova Sardegna

Sassari

PORTO TORRES 

Tempi lunghi per il restauro del muraglione di San Gavino

PORTO TORRES. La parte iniziale del muraglione di San Gavino è transennata da un mese - dopo che una Golf Volkswagen lo ha demolito andandoci a sbattere contro alle 5 di mattina - e l’amministrazione...

14 dicembre 2018
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PORTO TORRES. La parte iniziale del muraglione di San Gavino è transennata da un mese - dopo che una Golf Volkswagen lo ha demolito andandoci a sbattere contro alle 5 di mattina - e l’amministrazione comunale ha voluto correre ai ripari inserendo la scheda progettuale del suo ripristino completo tra quelle presentate all’attenzione della Rete Metropolitana del Nord Sardegna. «L’incontro con le due Soprintendenze e i tecnici – dice l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas – ci ha permesso di stimare l’investimento in 300mila euro: siamo riusciti ad inserire il muraglione, alle ultime battute, nelle schede presentate alla Rete. L’intervento prevede il ripristino completo del paramento murario e la corretta regimentazione delle acque».

Secondo gli ultimi studi degli esperti, inoltre, il muro è nato nella prima metà dell’Ottocento e, a quanto pare, in origine era completamente intonacato. «Le modalità di intervento – aggiunte l’assessore – si valuteranno di concerto con le due Soprintendenze e con i tecnici: la progettazione inizierà nel 2019 e si farà di tutto per completare i lavori nella stessa annualità». All’indomani dei sopralluoghi effettuati subito dopo l’impatto dell’auto – da parte dei tecnici della Soprintendenza archeologica e dell’amministrazione comunale – si è quindi riusciti a quantificare i danni e soprattutto a trovare la soluzione per far ritornare quella struttura com’era prima.

La procedura è praticamente partita quando il direttore della Soprintendenza archeologica Gabriella Gasperetti aveva ricevuto da subito la documentazione fotografica e la relazione dei tecnici che sono intervenuti qualche ora dopo il crollo. E in quella occasione l’archeologa, dopo una attenta analisi, aveva suggerito quanto fosse opportuno accelerare la messa in sicurezza del muro attraverso l’assistenza archeologica. (g.m.)

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