La Nuova Sardegna

Sassari

L’Atp si apre all’area vasta e diventa società in house

L’Atp si apre all’area vasta e diventa società in house

Via libera anche del consiglio comunale di Sassari alla trasformazione in spa Mura: «La giusta riforma del trasporto locale ci troverà pronti ed efficienti»

22 dicembre 2018
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SASSARI. Via libera del consiglio comunale al passaggio dell’Atp da consorzio a Spa, con approvazione dello schema di statuto e del piano industriale. Un passaggio tecnico fondamentale che permetterà all’azienda trasporti, ad oggi partecipata da Provincia, Comune di Sassari e di Porto Torres, di diventare una società in house aperta alla partecipazione dei comuni dell’area vasta. E, nel momento in cui la riforma del trasporto pubblico locale presentata nei giorni scorsi in regione diventerà operativa, prendere in affidamento diretto il servizio in tutti i Comuni della Rete metropolitana, che altrimenti dovrebbe essere messo a bando.

«Una pratica strategica – ha sottolineato il sindaco Nicola Sanna –, un passaggio necessario in vista della trasformazione del trasporto pubblico locale. Che fornisce uno strumento per l’adesione degli altri Comuni della rete ad Atp, e ci permetterà, una volta che il quadro legislativo sarà più chiaro, di far giocare alla società, già oggi sana e in equilibrio, un ruolo da protagonista in tutto il territorio.

E, sulle critiche alla riforma del trasporto espressa dai sindacati, torna il presidente dell’Azienda trasporti pubblici di Sassari Roberto Mura: «La Sardegna non può più permettersi di perdere altro tempo dietro ad allarmismi preventivi. I posti di lavoro non sono in pericolo, l’unica a rischiare è l’isola intera che, se non ridisegna l’intero sistema di trasporto nel breve periodo - così come intende fare la riforma - rischia di restare inesorabilmente al palo, fuori da ogni prospettiva di sviluppo e di crescita economica”.

La riforma presentata dalla RAS fornisce finalmente risposte concrete alle esigenze di mobilità a tutti i comuni, in modo particolare quelli più isolati delle zone interne, che fino ad ora non hanno potuto disegnare un sistema di trasporto locale adatto al proprio territorio e alle reali necessità della popolazione che vi insistono perché gestito a livello regionale. Non solo Con la riforma - che introduce il bacino unico, coordinato a livello centrale dove Città e rete metropolitana oltre alle città medie potranno fare proposte di intervento e richiedere che un lotto di affidamento del servizio di trasporto corrisponda esattamente con i propri confini geografici - si potrà disegnare un sistema di trasporto funzionale, efficace ed efficiente».

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