La Nuova Sardegna

Sassari

Accordo sul Policlinico, firma vicina

di Paoletta Farina
Accordo sul Policlinico, firma vicina

Incontro a Cagliari tra sindacati, Petruzzi e gli assessori regionali al Lavoro e alla Sanità Alessandra Zedda e Mario Nieddu

01 ottobre 2019
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SASSARI. Il puzzle si sta componendo, con qualche tessera ancora da sistemare. Ma oramai si viaggia verso l’accordo definitivo tra Labor spa e Cgil, Cisl e Uil propedeutico al passaggio di proprietà e al ricollocamento di tutti i lavoratori. Ieri a Cagliari si è delineato il quadro del futuro del Policlinico Sassarese dopo l’acquisto all’asta fallimentare da parte del gruppo della sanità privata che fa capo a Nicola Petruzzi.

L’incontro. Nella sede dell’assessorato al Lavoro, a Cagliari, l’incontro programmato durante il quale con Petruzzi sono stati esaminati e approfonditi alcuni degli aspetti tecnici ancora da limare e al quale seguirà, la prossima settimana, quello definitivo con la firma dell’accordo. Sia l’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, che il collega di giunta, Mario Nieddu, responsabile della Sanità, hanno espresso soddisfazione per l’andamento della trattativa e per i passi avanti compiuti e confermato la loro disponibilità a accelerare i tempi per gli aspetti di loro competenza proprio per poter far ripartire al più presto la casa di cura e garantire l’occupazione ai circa 120 dipendenti. Cgil, Cisl e Uil, presenti con i segretari territoriali della Funzione pubblica Paolo Dettori, Antonio Monni e Augusto Ogana, e Massimiliano Muretti, della segreteria Cgil, e Armando Ruzzetto (Cisl) hanno anche loro valutato positivamente gli impegni presi dagli assessori per una rapida soluzione delle procedure di accreditamento della struttura e per gli ammortizzatori sociali che si rendessero necessari perché l’accordo sulle politiche attive copre i lavoratori fino al 31 dicembre prossimo. E siccome la riapertura di reparti, servizi e sale operatorie avverrà almeno in due tranche, i dipendenti potranno essere assunti via via che si creeranno le condizioni per il loro reimpiego.

Gli accreditamenti. Dall’incontro è emerso che la Labor Spa presenterà le richieste di accreditamento, le stesse che prima della crisi e poi del fallimento del Policlinico erano in essere. Compreso il punto nascite, attività che però potrebbe resterà sospesa perché gli oltre 500 parti all’anno che la struttura assicurava sono ben al di sotto dei mille richiesti dalla normativa nazionale. Gli accreditamenti verranno concessi quando i lavori di adeguamento dell’ospedale saranno conclusi secondo legge, ma siccome la Labor di Petruzzi ha fretta di partire, l’autorizzazione a poter aprire i cantieri sarà data all’interno della procedura fallimentare.

Le convenzioni. Questo sarà un capitolo da scrivere in seguito perché è attesa la riforma della sanità e l’assessore Mario Nieddu ha detto e ribadito che per quanto riguarda il Policlinico si dovranno valutare le esigenze del territorio per le convezioni con il servizio sanitario regionale. Per il 2020 resta comunque confermato il budget che la Regione assicurava in passato alla casa di cura, 11 milioni di euro o giù di lì.

L’incontro nella sede dell’assessorato al Lavoro ha visto la partecipazione di Confindustria, con Fiammetta Sanna, del curatore fallimentare Alberto Ceresa, e del direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. Tutti, con i sindacati, e Petruzzi, si ritroveranno al tavolo l’8 ottobre.

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