La Nuova Sardegna

Sassari

Murgia: «Sventata la chiusura dell’ufficio del giudice di pace»

Murgia: «Sventata la chiusura dell’ufficio del giudice di pace»

OZIERI. A un anno dall’allarme sulla possibilità di chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Ozieri, che sarebbe stata decretata direttamente dal ministero della Giustizia qualora la sede non si...

04 ottobre 2019
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OZIERI. A un anno dall’allarme sulla possibilità di chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Ozieri, che sarebbe stata decretata direttamente dal ministero della Giustizia qualora la sede non si fosse messa in regola con la riscossione dei crediti di giustizia, si può tirare un sospiro di sollievo sulle sorti di questo importantissimo presidio territoriale. A dichiararlo è il sindaco di Ozieri Marco Murgia, che assicura che «la situazione sta tornando alla normalità e si può ben sperare che l’ufficio sarà in grado di mettersi al passo per assolvere i maggiori compiti che gli saranno assegnati con l’entrata in vigore della riforma Orlando nel 2021». Un anno fa l’ufficio - che dal 2014 ha accorpato i mandamenti di Pozzomaggiore, Thiesi e Bonorva - si trovava in sofferenza a causa della carenza di personale e in ritardo con le pratiche. Erano appena due le figure presenti, i cui stipendi provenivano e provengono dalle sole casse dei Comuni di Ozieri e Nughedu, oltre al giudice - dipendente diretto del Ministero. Troppo poco per assolvere tutti i compiti, si diceva allora, quando da più parti si invocava l’assunzione di nuovo personale, formato adeguatamente, e si invitavano tutti i Comuni a contribuire alle spese di gestione. «Grazie alla collaborazione con il Tribunale di Sassari, e soprattutto alla disponibilità del presidente dottor Massimo Zaniboni che ha preso particolarmente a cuore la situazione - dice il primo cittadino - la situazione si avvia alla normalità.

Nei ranghi dell’ufficio è stata inserita una nuova figura professionale proveniente dall’ufficio Tributi del Comune di Ozieri, nel frattempo adeguatamente formatasi, e le pratiche vengono evase con maggiore regolarità.

L’auspicio è che questo nostro lavoro venga riconosciuto e premiato dalla Regione con un incremento dei finanziamenti». (b.m.)

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