La Nuova Sardegna

Sassari

«Il Comune metta fine ai raid in via Baldedda»

di Luca Fiori

Dopo la quarta incursione in due settimane il dirigente scolastico chiede un intervento urgente

08 ottobre 2019
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SASSARI. «Mamma oggi facciamo ginnastica dopo che va via la polizia?». La storia infinita della scuola elementare di via Baldedda – profanata di continuo dalle incursioni notturne di malviventi senza scrupoli – è tutta racchiusa nell’innocenza di un bambino di sei anni, che ieri mattina nel percorso da casa a scuola ha dato per scontato che nel fine settimana ci sarebbe stata la solita visita dei ladri e che all’arrivo a scuola avrebbe trovato nei corridoi gli agenti della questura impegnati nei rilievi.

E così è stato. Anche ieri la prima ora di lezione i piccoli studenti dell’istituto “Castellaccio” che si trova a due passi dall’ex caserma della guardia di finanza e a uno dallo Stadio dei Pini, l’hanno trascorsa con accanto gli agenti della squadra volante e gli investigatori della polizia Scientifica che cercavano di trovare qualche traccia utile per incastrare i malviventi.

Questa volta i ladri hanno sfondato una vetrata sul retro del cortile con una pesante mattonella staccata da un marciapiede e una volta dentro l’istituto hanno portato via un vecchio computer dalla sala informatica e un radione donato ai piccoli studenti per poter proseguire le lezioni di inglese, dopo l’ennesimo furto raccontato dal nostro giornale la scorsa primavera.

Quello di ieri è stato il quarto colpo in appena due settimane, l’ennesimo – ormai si è perso il conto – negli ultimi due anni. Quello della scuola di via Baldedda è ormai un caso nazionale, i ladri negli anni hanno rubato quasi tutto, hanno spogliato la scuola, portando via anche i quadernoni dei bambini. I piccoli studenti avevano anche scritto una lettera ai ladri, ma l’iniziativa non sembra avere impietosito in alcun modo gli autori dei raid notturni. «Sappiamo che l’amministrazione aveva stanziato dei fondi per la sicurezza – spiega il nuovo dirigente scolastico Paolo Zentile – chiederemo al Comune che intervenga quanto prima per mettere fine a questa situazione».

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