La Nuova Sardegna

Sassari

Educatrici sotto inchiesta. Andalas: non sono nostre dipendenti

Educatrici sotto inchiesta. Andalas: non sono nostre dipendenti

SORSO. «Le tre educatrici che avrebbero posto in essere la condotta criminosa non sono dipendenti del consorzio Andalas de amistade ma sono dipendenti di una cooperativa ex consorziata che si...

11 ottobre 2019
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SORSO. «Le tre educatrici che avrebbero posto in essere la condotta criminosa non sono dipendenti del consorzio Andalas de amistade ma sono dipendenti di una cooperativa ex consorziata che si occupava, per conto del consorzio, di gestire, in totale autonomia, i servizi del centro educativo diurno del Comune di Sorso». È con queste parole che il consorzio di coop, tramite l’avvocato Pietro Giua, prende le distanze dall’inchiesta della Procura di Sassari che ha chiesto il processo per tre educatrici e un’assistente sociale della struttura di accoglienza sorsense, accusate a vario titolo di abuso dei mezzi di correzione, tentata concussione, falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio e favoreggiamento. Secondo la posizione del consorzio, le professioniste – indicate dagli inquirenti come «dipendenti della società cooperativa sociale consortile Andalas de amistade» – all’epoca dei fatti (nel 2016) erano in forza a un’altra coop della galassia Andalas. Motivo per il quale «il consorzio non aveva alcun potere di controllo sulle educatrici indagate – continua la nota – nemmeno di coordinamento, che infatti veniva svolto sempre da dipendenti della detta cooperativa». Tra le altre cose, quest’ultima coop, per motivi che non vengono riferiti «non fa più parte del consorzio dal quale, lo scorso agosto, è stata espulsa». Per capire quale sia la coop richiamata più volte – mai espressamente – nella nota del consorzio Andalas è necessario scorrere il testo fino in fondo. «Debbo anche precisare – conclude l’avvocato Giua – che la stessa cooperativa è aggiudicataria del medesimo servizio presso il centro educativo diurno del Comune di Sorso in nome proprio (il riferimento ora è chiaro: si tratta della coop Porta Aperta, ndc) e non più per conto del consorzio, in quando il cliente allo scadere del precedente appalto ha ritenuto di non parteciparvi nuovamente». (s.sant.)



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