La Nuova Sardegna

Sassari

centro di formazione medica 

«La sanità riparte dalle eccellenze»

Corso di anestesia avanzata con 40 specialisti da tutta l’Isola

23 ottobre 2019
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SASSARI. “Gli ultrasuoni tra fasce spazi e nervi”. Questo il tema del corso teorico pratico sulle tecniche classiche ed innovative di anestesia loco-regionale e terapia del dolore ecoguidate organizzato per venerdì a Sassari al centro di Formazione medica di via Lelli, dalla sindaca del comune di Erula Marianna Fusco e il suo gruppo di amministratori, in collaborazione con Fausto D’Agostino, titolare del Centro, sede ad altissima tecnologia per corsi di rianimazione di base ed avanzati. Parteciperanno 40 anestesisti provenienti da varie zone della Sardegna.

Al corso parteciperò Pierfrancesco Fusco, anestesista rianimatore all’ospedale aquilano San Salvatore, tra i più importanti esperti nazionali e coordinatore-editor del primo trattato in Italia di “Anestesia Locoregionale e Terapia del dolore” e di numerose pubblicazioni scientifiche, e Mario Tedesco, altro esperto del settore, anestesista rianimatore del barese Mater Dei Hospital.

Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti teorico-pratici basilari per l’apprendimento di tale tecniche innovative, per poi dare ampio spazio all’esercitazione dello skill ecografico delle strutture anatomiche.

«In un tempo in cui non si sente altro che parlare nella nostra isola di chiusura di vari presidi ospedalieri – spiega la sindaca Fusco – di tagli al personale medico ed infermieristico, di riduzione ed eliminazione di servizi forniti al cittadino, mi sono sentita in dovere di portare nella nostra provincia un’eccellenza nelle tecniche di Anestesia Loco-regionale ecoguidate dando così la possibilità a tanti anestesisti sardi di conoscere ed approfondire queste tecniche innovative. É paradossale che accada tutto questo sviluppo all’insegna dell’innovazione e del progresso in ambito medico e nella fattispecie anestesiologico, mentre i vertici dell’Ats in Sardegna lasciano che i nostri comuni vengano privati dei servizi basilari da garantire al cittadino. Ad Erula, come in tanti altri comuni del Sassarese, l’Ats ha chiuso i centri prelievo, di estrema importanza per le comunità locali, senza tener conto delle esigenze di tutti coloro che sono impossibilitati a raggiungere i vari presidi ospedalieri. Credo che la popolazione abbia il sacrosanto diritto di beneficiare dei trattamenti sanitari adeguati senza essere penalizzati dal luogo in cui si vive. E’ doveroso riportare la sanità anche nei piccoli centri e non eliminare servizi per impoverirla».

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