La Nuova Sardegna

Sassari

Marciapiede di via Milano i lavori sono fermi al palo

Marciapiede di via Milano i lavori sono fermi al palo

Da giugno il cantiere è chiuso dopo aver aperto per pochi mesi: l’impresa è fallita L’opera, del costo di 500mila euro, dovrà servire a rendere più sicuri i pedoni

24 ottobre 2019
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SASSARI. Da giugno scorso il cantiere si è fermato, dopo aver messo in moto ruspe e gru e allineato grossi tubi sul lato ascendente di via Milano appena tre mesi prima. È al palo la realizzazione del marciapiede ciclopedonale di via Milano. È infatti fallita l’impresa del Cagliaritano che aveva vinto, con un ribasso del 38 per cento, l’appalto bandito dall’amministrazione guidata da Nicola Sanna per mettere in sicurezza la strada per i pedoni e consentire un percorso in tranquillità anche a ciclisti e amanti del jogging. Le maestranze sono rimaste senza stipendio e, a memoria dei lavori incompiuti, resta una lunga rete di recinzione e molti disagi per chi percorre la circonvallazione cittadina e per chi ci abita o svolge attività commerciali. Lavori per 500mila euro che durante la loro breve esecuzione avevano anche subito intoppi. Ad esempio, erano state sbagliate le quote, che poi sono state rifatte. I tempi di realizzazione dell’opera dovevano essere di trecento giorni, ma si sono fermati molto prima lasciando una scia di problemi. Dal materiale di discarica accumulato

Prima di tutto quello che dovrà ora affrontare l’amministrazione comunale di Gian Vittorio Campus, che si è insediata dopo che la ditta aggiudicatrice aveva dato forfait, è l’affidamento ad un’altra impresa perché possa completare quello che era stato iniziato. In teoria potrebbe essere il secondo classificato nella gara d’appalto a sostituire la ditta fallita. Però non è detto che un nuovo imprenditore voglia subentrare nel progetto iniziato da altri, perché potrebbe non essere conveniente per svariati motivi, sia economici che pratici. L’altra ipotesi potrebbe essere quella di bandire una nuova gara di appalto. In pratica, non sembra vicina la data di riapertura del cantiere, complice l’iter burocratico che stritola ogni aspettativa di rapidità.

Nel frattempo nel tratto dalla rotatoria di via Ugo La Malfa fino a quella con via Carlo Felice si è creata una situazione di estremo disagio e per chi ci abita anche di pericolo. Proprio a causa del cantiere la carreggiata è stata ridotta ad un’unica corsia, con i problemi di traffico che ne derivano. Alle fermate gli autobus scaricano i passeggeri vicino alle recinzioni arancioni e gli altri veicoli devono aspettare in coda che l’operazione di sbarco si concluda. Ingorghi si formano quando arriva la cisterna che rifornisce di combustibile un distributore di benzina. Ci sono disguidi per chi esce dai passi carrai e dalle strade che si aprono lungo la corsia. Inconvenienti meno sentiti durante l’estate, ma che con il ritorno dalle vacanze dei sassaresi, la riapertura delle scuole e di altre attività sportive e del tempo libero si stanno acuendo. (p.f.)

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