La Nuova Sardegna

Sassari

Abuso edilizio da demolire a Valledoria, il figlio del sindaco tra i proprietari

Una veduta di Valledoria
Una veduta di Valledoria

L’intero secondo piano di un edificio sarebbe stato realizzato senza un regolare titolo edilizio

27 ottobre 2019
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VALLEDORIA. Circa duecento metri quadri di un intero piano, il secondo, che svetta in cima alla filiale Unicredit di corso Europa, sono finiti al centro di una bufera che da giorni sta tenendo banco a Valledoria. L’amministrazione comunale del sindaco Paolo Spezziga ha infatti fatto scattare un’ordinanza di demolizione a carico dei proprietari dell’immobile, una società guidata dal figlio ingegnere del primo cittadino. La stessa ditta che fino a pochi giorni prima delle elezioni era diretta dallo stesso sindaco.

Tutto è nato da un’inchiesta della Procura di Sassari aperta in seguito a un esposto, cui sono seguite anche altre segnalazioni. A quel punto sono partite le indagini, svolte dai carabinieri di Valledoria. Al centro della questione ci sarebbe un progetto autorizzato in passato, ma sul quale pendeva una variante in corso d’opera che dai primi accertamenti non si sarebbe mai perfezionata. La notizia dell’ordinanza ha cominciato a circolare con insistenza nei corridoi del municipio dal 6 agosto scorso, quando al protocollo è arrivato un documento «relativo a indagini di polizia giudiziaria» che riguardano l’immobile in corso Europa, tra i civici 38 e 38 C. A quel punto nell’ufficio tecnico è suonato l’allarme, e i funzionari hanno verificato la situazione documentale del fabbricato negli archivi e hanno deciso anche di effettuare un sopralluogo sul posto per fotografare la situazione di fatto e metterla a confronto con i carteggi progettuali. E hanno scoperto che, come scrive il responsabile del settore Edilizia privata e Urbanistica nell’ordinanza numero 3 del 4 ottobre scorso, «l’intero secondo piano dell’edificio è stato realizzato senza un regolare titolo edilizio e che pertanto si configura un abuso». Perciò l’ufficio ha ordinato la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni.



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