La Nuova Sardegna

Sassari

Calciatore ucciso: 15 anni e 6 mesi

di Luca Fiori
Calciatore ucciso: 15 anni e 6 mesi

Daniele Ventriglia aveva accoltellato Nico Della Morte al cuore a pochi metri dall’impianto sportivo

26 ottobre 2019
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SASSARI. Quando il giudice dell’udienza preliminare ieri mattina ha letto la sentenza di condanna non ha battuto ciglio. È rimasto in silenzio – con la testa bassa sul banco degli imputati – Daniele Ventriglia, sassarese di 26 anni, mentre il gup Michele Contini gli comunicava che avrebbe trascorso i prossimi quindici anni e sei mesi dentro una cella.

Il giudice non ha riconosciuto al 26enne l’aggravante della premeditazione, come aveva chiesto la scorsa udienza il pubblico ministero Maria Paola Asara, ma quelle dell’ora notturna e del mezzo insidioso: il coltello con cui Ventriglia colpì al cuore Nico Della Morte.

Il calciatore di 23 anni, originario di Chiavenna (piccolo comune in provincia di Sondrio) era stato ucciso con una coltellata al petto dopo una lite proprio a pochi passi dal campo sportivo di Ottava.

Difeso dall’avvocato Marco Palmieri, Ventriglia dovrà versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro a favore dei genitori della vittima, che si erano costituiti parte civile con gli avvocati Marco Costa e Vito Zotti. Per l’imputato, che aveva scelto il rito abbreviato, il pm Asara aveva sollecitato una condanna a 16 anni di carcere, chiedendo al giudice di concedere comunque a Ventriglia le attenuanti generiche perché il 26enne dopo l’omicidio aveva fatto ritrovare il coltello usato per colpire la vittima.

Daniele Ventriglia era stato fermato dalla polizia poche ore dopo l’omicidio e aveva confessato il delitto. Il giovane – con un passato difficile e una figlia piccola – quella sera era uscito di casa con due coltelli da cucina in tasca, forse proprio con l’intenzione di raggiungere il rivale al circolo della Polisportiva Ottava. L’aggressione mortale era avvenuta intorno all’una del mattino. Le forze dell’ordine gli avevano dato la caccia tutta la notte, poi la polizia lo aveva intercettato a bordo di un’auto di un conoscente mentre andava a costituirsi. Della Morte, fidanzato con la figlia del presidente della squadra dell’Ottava, si trovava nel circolo accanto al campo sportivo insieme ai compagni di squadra. Sul posto era arrivato anche Ventriglia, era nata una discussione: il calciatore aveva invitato il giovane ad andarsene e la lite era proseguita in mezzo alla strada. E qui, sotto la luce dei lampioni, si era consumato il delitto. Poi la fuga, durata però solo poco ore.

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