Omicidio Testoni, la donna: «Non sono stata io»
di Gianni Bazzoni
In una breve intervista a una tv locale Arisleida accusa il cognato: mi ha minacciata con una pistola
26 ottobre 2019
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SASSARI. «Thommy mi ha minacciata con la pistola, mi ha detto che se avessi parlato o urlato mi avrebbe sparato. Io non c’entro con l’omicidio, sono stata coinvolta . Poi sono stata rinchiusa nel bagno e quando sono riuscita a uscire ho visto quello che stava succedendo». É la testimonianza di Arisleida Caraballo, 24 anni, rea confessa del delitto di Piero Testoni, 70 anni, l’ex dipendente dell’Enel originario di Tissi e residente ad Alghero, ammazzato il 13 ottobre a Boca Chica, nella Repubblica Dominicana. Si tratta di un breve video diffuso da una tv locale dominicana dove la ragazza appare tranquilla, chiara nel racconto. Una versione che però non coincide con quando scritto nel verbale di arresto, dove la donna - che da quattro anni aveva una relazione con Piero Testoni - si era assunta la responsabilità dell’omicidio. Una situazione sfuggita di mano durante una rapina alla quale avrebbero partecipato la sorella di lei Yoeimi e il marito Thommy Vasuqe Romero. I due sono attualmente latitanti, ricercati per omicidio: si dice che si siano rifugiati a San Juan de la Maguana. Haiti è a due passi e non è escluso che possano avere trovato una valida protezione. Troppe cose ancora non tornano nella storia dell’omicidio di Piero Testoni e si ipotizza che per confondere le indagini gli assassini abbiano ideato una messa in scena per coprire la rapina, lasciando credere che tutto sia avvenuto durante un rapporto sessuale.
Piero Testoni sarebbe stato colpito più volte, quindi stordito con l’ammoniaca. Poi legato mani e piedi per impedirgli ogni movimento una volta sveglio. A un certo punto, però la situazione era sfuggita di mano. Il pensionato appena ripresi i sensi era stato strangolato. La morte è avvenuta per asfissia, secondo la valutazione del medico legale. E dalla casa erano spariti due orologi e 3600 euro in contanti. Tutti e tre - Arisleida, la sorella Yoeimi e il marito Thommy erano stati visti uscire dall’appartamento da alcuni testimoni. Poi la scoperta dell’omicidio.
Arisleida, 24 anni, tre figli, quando venne arrestata era in compagnia del suo compagno che consegnò spontaneamente alla polizia 600 euro in banconote da 50. Disse che la somma di denaro gli era stata affidata da Arisleida perché la custodisse e che si trattava di parte dei soldi portati via dalla casa di Piero Testoni. La verità è in quella breve intervista video rilasciata da Arisleida o in quella sorta di confessione che compare nel verbale di arresto? Non è escluso che la donna abbia firmato senza leggere quello che c'era scritto. Nell'intervista ha l’aria molto tranquilla. E del resto dal verbale risulta che lei è andata in bagno e che il cognato sarebbe entrato in camera, dove si sarebbero appartati Piero Testoni e Yoeimi. Una domanda: come è possibile che Piero Testoni immaginasse di avere un rapporto con la sorella dell’ex compagna con il marito seduto tranquillamente nella sala da pranzo? Non è credibile ed è uno dei misteri della vicenda, a distanza di due settimane ancora non si sa come sono andate le cose. E c’è anche la questione della misteriosa figlia che Arisleida aveva fatto credere di avere avuto durante la relazione con Testoni. I nipoti del pensionato dovrebbero arrivare a Boca Chica la prossima settimana.
Piero Testoni sarebbe stato colpito più volte, quindi stordito con l’ammoniaca. Poi legato mani e piedi per impedirgli ogni movimento una volta sveglio. A un certo punto, però la situazione era sfuggita di mano. Il pensionato appena ripresi i sensi era stato strangolato. La morte è avvenuta per asfissia, secondo la valutazione del medico legale. E dalla casa erano spariti due orologi e 3600 euro in contanti. Tutti e tre - Arisleida, la sorella Yoeimi e il marito Thommy erano stati visti uscire dall’appartamento da alcuni testimoni. Poi la scoperta dell’omicidio.
Arisleida, 24 anni, tre figli, quando venne arrestata era in compagnia del suo compagno che consegnò spontaneamente alla polizia 600 euro in banconote da 50. Disse che la somma di denaro gli era stata affidata da Arisleida perché la custodisse e che si trattava di parte dei soldi portati via dalla casa di Piero Testoni. La verità è in quella breve intervista video rilasciata da Arisleida o in quella sorta di confessione che compare nel verbale di arresto? Non è escluso che la donna abbia firmato senza leggere quello che c'era scritto. Nell'intervista ha l’aria molto tranquilla. E del resto dal verbale risulta che lei è andata in bagno e che il cognato sarebbe entrato in camera, dove si sarebbero appartati Piero Testoni e Yoeimi. Una domanda: come è possibile che Piero Testoni immaginasse di avere un rapporto con la sorella dell’ex compagna con il marito seduto tranquillamente nella sala da pranzo? Non è credibile ed è uno dei misteri della vicenda, a distanza di due settimane ancora non si sa come sono andate le cose. E c’è anche la questione della misteriosa figlia che Arisleida aveva fatto credere di avere avuto durante la relazione con Testoni. I nipoti del pensionato dovrebbero arrivare a Boca Chica la prossima settimana.