Tromba d’aria a Osilo, paura e danni
Il vortice ha scoperchiato la sala mungitura dell’azienda dei fratelli Chessa
26 ottobre 2019
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OSILO. Un tornado a Osilo: fa impressione solo a dirlo, eppure è ciò che è successo giovedì pomeriggio, nella vallata sotto Monte Pedreddu, intorno alle 18.30. Una colossale tromba d’aria che si è mossa nel territorio, sfiorando diverse aziende e poi andando a scaricare la sua furia su quella dei fratelli Antonio e Gavino Chessa, ai quali ha scoperchiato la sala mungitura e divelto i cancelletti delle vecchie poste.
Un evento atmosferico estremo, che avrebbe potuto provocare danni ben più gravi se sul suo percorso avesse incontrato altri edifici, o peggio delle persone.
Il tornado è stato ripreso da prospettive diverse da agricoltori e automobilisti che transitavano nella zona. Il primo sito a diffondere le immagini è stato l’Eco di Barbagia. Ma dell’evento si è interessato anche il sito “Tornado in Italia”, che nel riprendere le immagini afferma che il turbine di Osilo “si classifica come il secondo tornado a più alta quota da quando registriamo i dati (ormai quasi 6 anni)”.
Un fatto che la dice lunga sulla reale portata dei cambiamenti climatici che ormai in maniera sempre più evidente interessano l’isola. Il vortice è stato visto a distanza anche dal sindaco di Osilo, Giovanni Ligios, che fra l’altro nella zona possiede un’azienda, che però è stata solamente sfiorata dal tornado.
«Sono fenomeni sempre più frequenti – dice il sindaco – che è impossibile prevedere e prevenire, e che perciò destano maggiore preoccupazione. Con ogni probabilità ci sarà da rivedere il meccanismo delle assicurazioni».
La formazione di una tromba d’aria è legata a caratteristiche atmosferiche particolari. Le condizioni propizie si trovano negli ambienti fortemente instabili, caratterizzati da venti variabili e dalla presenza di una massa di aria calda e umida, sovrastata da una fredda e secca, che sollevandosi e condensandosi dà origine a forti temporali e ai vortici. Che questa volta hanno colpito Osilo.
Mario Bonu
Un evento atmosferico estremo, che avrebbe potuto provocare danni ben più gravi se sul suo percorso avesse incontrato altri edifici, o peggio delle persone.
Il tornado è stato ripreso da prospettive diverse da agricoltori e automobilisti che transitavano nella zona. Il primo sito a diffondere le immagini è stato l’Eco di Barbagia. Ma dell’evento si è interessato anche il sito “Tornado in Italia”, che nel riprendere le immagini afferma che il turbine di Osilo “si classifica come il secondo tornado a più alta quota da quando registriamo i dati (ormai quasi 6 anni)”.
Un fatto che la dice lunga sulla reale portata dei cambiamenti climatici che ormai in maniera sempre più evidente interessano l’isola. Il vortice è stato visto a distanza anche dal sindaco di Osilo, Giovanni Ligios, che fra l’altro nella zona possiede un’azienda, che però è stata solamente sfiorata dal tornado.
«Sono fenomeni sempre più frequenti – dice il sindaco – che è impossibile prevedere e prevenire, e che perciò destano maggiore preoccupazione. Con ogni probabilità ci sarà da rivedere il meccanismo delle assicurazioni».
La formazione di una tromba d’aria è legata a caratteristiche atmosferiche particolari. Le condizioni propizie si trovano negli ambienti fortemente instabili, caratterizzati da venti variabili e dalla presenza di una massa di aria calda e umida, sovrastata da una fredda e secca, che sollevandosi e condensandosi dà origine a forti temporali e ai vortici. Che questa volta hanno colpito Osilo.
Mario Bonu
