La Nuova Sardegna

Sassari

In casa armi e reperti archeologici: arrestato

In casa armi e reperti archeologici: arrestato

Blitz dei carabinieri in un’abitazione di Benetutti. Un operaio di 38 anni è stato rinchiuso in carcere

03 novembre 2019
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BENETUTTI. Aveva in casa armi da fuoco clandestine e reperti archeologici, verosimilmente di età nuragica. Per questo motivo Paolo Flores, 38 anni, operaio stagionale di Benetutti, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Bono, con il supporto dello squadrone carabinieri Cacciatori di Sardegna di Abbasanta e accompagnato nel carcere di Nuoro.

Il blitz è scattato alle prime ore del mattino di ieri con una maxi operazione che ha visto impegnati decine di carabinieri.

Durante la perquisizione all’interno di un abitazione disabitata del centro storico di Benetutti – che veniva utilizzata dal 38enne – sono stati sequestrati due fucili calibro 12 con matricole abrase e una pistola scacciacani, tipo rivoltella, opportunamente modificata per renderla offensiva, riposti dentro alcune borse ben occultate in mezzo a cianfrusaglie e oggetti da buttare.

Nella stessa abitazione, avvolti dentro una busta di plastica, sono stati ritrovati dei manufatti in pietra lavorata, risalenti verosimilmente all’epoca nuragica che personale della Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro ha definito di interesse storico – archeologico.

Alle perquisizioni all’interno dell’abitazione hanno partecipato anche le unità cinofile. Paolo Flores era già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali in sostituzione alla pena detentiva a seguito di condanna definitiva per reati commessi in precedenza.

Dopo l’arresto l’uomo è stato accompagnato a Badu ’e Carros e i prossimi giorni comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari. Sulle armi sequestrate saranno svolte tutte le verifiche necessarie per accertarne la provenienza e l’eventuale pregresso utilizzo attraverso esami di laboratorio svolti dal Ris di Cagliari, mentre i reperti archeologici saranno affidati agli esperti della Soprintendenza. (l.f.)

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