La Nuova Sardegna

Sassari

Randagismo, accordo con i volontari

Osilo, il Comune ha stipulato una convenzione con la Lega per la difesa del cane

03 novembre 2019
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OSILO. Il randagismo, oltre che fonte di pericolo per le persone e di degrado per strade e piazze, è anche un costo a carico della comunità, essendo che l’ente locale deve garantire il prelievo e la custodia dei cani abbandonati. E quando il Comune non dispone di un proprio canile, deve stipulare apposite convenzioni con le strutture idonee e abilitate. Osilo ha sottoscritto l’impegno con l’associazione Lega nazionale per la difesa del cane di Porto Torres, per il servizio di custodia, ricovero e mantenimento dei cani abbandonati o randagi prelevati nel territorio comunale. L’impegno per sei mesi è di 5.400 euro, e il pagamento per il mese di settembre è stato di 804 euro. Osilo attualmente ha undici cani ospitati nel canile intercomunale di Codrongianos, a carico del bilancio comunale. Una situazione che dovrebbe indurre i proprietari dei cani a provvedere all’iscrizione all’anagrafe canina e alla microchippatura dei propri animali, e alla loro custodia. In considerazione anche del fatto che la microchippatura viene effettuata periodicamente nel canile comunale di Sassari. Ma il Comune di Osilo, al fine di ridurre il randagismo, aveva anche adottato un provvedimento che prevedeva contributi per incentivare le sterilizzazioni di cani padronali a rischio di riproduzione incontrollata. I destinatari erano i cittadini residenti da almeno 12 mesi, in possesso di uno o più cani iscritti nella Banca dati dell’Anagrafe canina regionale, che avessero un Isee non superiore a 20mila euro, gli allevatori agricoli, titolari di un codice aziendale del territorio di Osilo, in possesso di uno o più cani di sesso femminile iscritti nella banca dati Anagrafe canina e adibiti alla custodia di greggi e cani a guardia di fondi rurali. Nel caso dei cani aziendali, la concessione del contributo non teneva conto del limite Isee di 20mila euro. Il Comune aveva messo a disposizione la somma complessiva 5mila euro, con un costo per prestazione di 200 euro. Il contributo veniva erogato per un massimo di 3 cani per proprietario o nucleo familiare e fino all’esaurimento della somma a disposizione, sulla base di una graduatoria formata sul cosiddetto “fattore di rischio” e delle soglie Isee.

Mario Bonu

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