La Nuova Sardegna

Sassari

Il “Cuncordu Planu” premiato a Roma

Riconoscimento del Mibac al coro di Pozzomaggiore nella Giornata del Folk

05 novembre 2019
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POZZOMAGGIORE. Il coro “Cuncordu Planu de Murtas” di Pozzomaggiore è stato chiamato a rappresentare la Sardegna alla "Giornata Nazionale del Folklore e delle tradizioni Popolari" che si è tenuto a Roma sabato 26 ottobre nel Museo delle Arti e delle tradizioni Popolari ed ha ottenuto dal Ministero dei Beni Culturali l’importante e significativo premio alla cultura.

È stato l’ennesimo riconoscimento al gruppo di cantori logudoresi, scelto tra tante espressioni delle minoranze linguistiche d'Italia. Al convegno, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, oltre al Cuncordu, erano presenti l'Ensamble Arberia ( gruppo Italo-Albanese Arbèreschè), e Francesca Prestia (cantautrice della Calabria Grecanica). I brani in lingua sarda eseguiti dal Cuncordu Planu de Murtas e armonizzati e curati dal Maestro Pier Giorgio Masia, frutto di numerose ore di lavoro trascorse in sala prove e affrontate dai sei componenti del gruppo con competenza e serietà, sono stati molto apprezzati dal numeroso pubblico di studiosi ed intenditori presenti nella sala del Convegno.

Il gruppo di Pozzomaggiore, diretto dal Maestro Pier Giorgio Masia e composto dai “cantores” Sergio Fadda, Francesco Deriu, Graziano Arru, Tore Spanu, e Stefano Leoni, con le sue melodiose espressioni vocali valorizza un modo di cantare a quattro voci, forse tra i più antichi della Sardegna e che, nel passato, era presente in quasi tutti i paesi.

Nella composizione e interpretazione, assieme ai canti della tradizione, spesso introduce nuovi testi e brani composti da poeti locali, tra cui il pluripremiato Antonio Maria Pinna di Pozzomaggiore, che contribuiscono alla promozione e divulgazione della lingua sarda. All’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, prima della partenza per la capitale, ha regalato ai tanti passeggeri presenti un’esibizionei del canto Nanneddu Meu" applaudita dai presenti, e che, in pochi minuti, anche grazie alla pubblicazione online proposta dalla “Nuova Sardegna”, ha fatto il giro del mondo e migliaia di visualizzazioni, specialmente da parte d’immigrati sardi in Italia e all’estero.

Emidio Muroni

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