La Nuova Sardegna

Sassari

Sigilli al palazzo che cade a pezzi

di Pinuccio Saba
Sigilli al palazzo che cade a pezzi

ll provvedimento della magistratura notificato ieri mattina dagli uomini della polizia locale

06 novembre 2019
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SASSARI. Una palazzina d’angolo messa sotto sequestro per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica, all’incrocio fra via Dolcetta e via Italo Simon. Per la precisione sono stati posti sotto sequestro i muri esterni dell’edificio che ospita una cinquantina di condomini, compresi balconi e cornicioni.

È l’ennesima puntata di una vicenda che ha preso il via alcuni mesi fa, quando la polizia locale e i vigili urbani erano intervenuti in via Dolcetta in seguito alla caduta di alcuni calcinacci che avevano danneggiato anche seriamente un’auto parcheggiata di fronte all’edificio.

I vigili del fuoco, all’epoca, avevano rimosso calcinacci e cornicioni pericolanti e anche in seguito al rapporto di pompieri e agenti della polizia locale, era stata emessa un’ordinanza con la quale si intimava all’amministratore del condominio l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza (entro una settimana) e il rifacimento delle facciate che incombono su via Dolcetta e via Simon entro 90 giorni.

Inutile dire che quei lavori non sono mai stati eseguiti, circostanza che aveva obbligato il comando della polizia locale a inviare un rapporto alla procura della repubblica, rapporto che evidenziava soprattutto lo stato di potenziale pericolo per persone e cose dovuto anche «a evidenti fessurazioni nelle pareti e degrado degli intonaci».

Il pubblico ministero ha così ravvisato una responsabilità penale del condominio, per aver omesso di realizzare i lavori necessari per rimuovere il pericolo e per non aver ottemperato alle prescrizioni impartire dal Comune per ragioni di pubblica sicurezza.

Il giudice per la indagini preliminari del tribunale di Sassari, su richiesta del pubblico ministero, ha quindi disposto il sequestro preventivo delle pareti esterne dell'edificio, compresi balconi e cornicioni, e del tratto di suolo sottostante necessario a prevenire il pericolo.

Quelle eseguito ieri mattina dagli uomini della polizia locale è un provvedimento molto importante che va a rafforzare «gli interventi portati avanti dall'amministrazione comunale a favore del decoro della nostra città e che dimostra che i proprietari di immobili che presentano situazioni di criticità soprattutto in tema di sicurezza e incolumità pubblica, hanno l’obbligo giuridico, oltreché morale, che impone loro di eseguire con puntualità i necessari interventi di manutenzione e di conservazione dei fabbricati di cui hanno la disponibilità».

Non è la prima volta che l’amministrazione comunale ( o comunque un ente pubblico) si sostituisce al privato, anticipando i costi per la ristrutturazione di facciate fatiscenti e sanando situazioni di potenziale pericolo, soprattutto nel centro storico.

Stavolta, però, è il tribunale di Sassari che interviene mettendo sotto sequestro a facciate, balconi e finestre della palazzina. Questo significa che ogni intervento anche per la messa in sicurezza dall’immobile, dovrà essere autorizzato dai giudici del tribunale di Sassari.

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