La Nuova Sardegna

Sassari

Consorzio, M5s in rivolta «Basta spartire poltrone»

di Gavino Masia
Consorzio, M5s in rivolta «Basta spartire poltrone»

Dura presa di posizione dopo la nomina di un algherese a presidente dell’Asa «Mettono un dentista a occuparsi di depuratori. Pronti a fare saltare tutto»

09 novembre 2019
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PORTO TORRES. Tra le nuove figure apicali nominate in seno al Consorzio industriale provinciale di Sassari e nella controllata società Asa non ci sono persone di Porto Torres. Uno smacco pesante per il Comune turritano guidato dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle, che non ha per niente gradito la scelta delle nuove amministrazioni comunali di Sassari e Alghero sulle persone chiamate al comando dell’ente industriale. Il sindaco Sean Wheeler aveva infatti nominato Claudio Pecorari come rappresentante del Comune di Porto Torres nel consiglio di amministrazione del Cip e lo stesso, con decisione del Cda, era stato nominato alla presidenza di Asa Ambiente.

«Chiediamo quindi che il prossimo presidente dei Consorzio industriale provinciale sia identificato nell'attuale rappresentante del nostro Comune in seno al Cip – scrive polemicamente il gruppo consiliare pentastellato –, persona che siamo certi sarà in grado di portare a compimento i progetti già iniziati in questi ultimi anni, oltre ad avere le competenze richieste per la guida di un ente il cui scopo principale è la promozione del sito industriale».

Una richiesta perentoria quella della maggioranza grillina, dunque, in considerazione del fatto che il Consorzio riceve dal territorio di Porto Torres il 95 per cento delle sue entrate ed è composto per circa il 90 per cento dal territorio comunale. «In assenza di accoglimento di questa scelta di buon senso – aggiungono -, ci vedremo costretti ad intraprendere tutte le azioni possibili, tra le quali la richiesta di scioglimento del Consorzio stesso». Una alzata di scudi a circa sei mesi dalle prossime elezioni comunali, con i pentastellati che «non gradiscono questo tipo di spartizioni politiche dopo aver instaurato negli anni scorsi un rapporto proficuo con le figure apicali del Cip che sono oramai a fine mandato». «Si tratta della solita logica di spartizione delle poltrone – attaccano i pentastellati – ed è stato nominato presidente di una società che si occupa di depuratori e ambiente un dentista di Alghero: mentre Sassari, non si sa per quali logiche, imporrà il suo candidato alla presidenza del Consorzio provinciale. Non si capisce infatti perché – proseguono -, a parte in due soli casi, il presidente del Cip sia sempre stato determinato dal Comune di Sassari». Il gruppo consiliare del M5S ricorda inoltre che il Comune di Porto Torres risente direttamente delle scelte industriali, sia in termini di qualità dell'ambiente in cui vivono tutti i cittadini sia in termini occupazionali. «Però quasi mai al nostro territorio è permesso scegliere chi può vigilare sulle scelte del Consorzio industriale».

Lo spoil system ai vertici del Cip era nell’aria già da qualche mese, con Porto Torres fuori dai giochi nonostante fornisca la maggior parte del tessuto industriale all’interno dell’ente.

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