Il servizio a domicilio
Caos nella consegna di pannoloni Tedde (FI): «Basta burocrazia»
SASSARI. Continuano le proteste contro l’Ats per la fornitura a domicilio di pannoloni e traverse per incontinenti e malati cronici, con l’utenza costretta a disagi sia per ottenere il nuovo servizio,...
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SASSARI. Continuano le proteste contro l’Ats per la fornitura a domicilio di pannoloni e traverse per incontinenti e malati cronici, con l’utenza costretta a disagi sia per ottenere il nuovo servizio, sia per la qualità dei presidi consegnati, ritenuta inferiore a quella del precedente regime di consegna che veniva assicuratoa gli aventi diritto nelle farmacie.
Sulla questione interviene l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde denunciando «una situazione non più sostenibile» e sollecitando «un intervento rapido dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che rimuova gli ostacoli burocratici che impediscono le consegne promesse».
«L’Ats prima ha garantito la consegna a domicilio dal primo di ottobre e poi dal primo di novembre, ma il servizio è nel caos a causa dell'incapacità della Ats di fornire i presidi a domicilio nonostante gli impegni presi». «Arrivati a questo punto sarebbe meglio ritornare alle forniture effettuate nelle farmacie – propone Tedde –. Ma non è più sostenibile che gli ammalati affrontino spese e ulteriori disagi non giustificabili».
«La politica deve reagire con determinazione allo svilimento delle prestazioni sanitarie causato da disservizi burocratici», è l’invito di Tedde.
Sulla questione interviene l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde denunciando «una situazione non più sostenibile» e sollecitando «un intervento rapido dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che rimuova gli ostacoli burocratici che impediscono le consegne promesse».
«L’Ats prima ha garantito la consegna a domicilio dal primo di ottobre e poi dal primo di novembre, ma il servizio è nel caos a causa dell'incapacità della Ats di fornire i presidi a domicilio nonostante gli impegni presi». «Arrivati a questo punto sarebbe meglio ritornare alle forniture effettuate nelle farmacie – propone Tedde –. Ma non è più sostenibile che gli ammalati affrontino spese e ulteriori disagi non giustificabili».
«La politica deve reagire con determinazione allo svilimento delle prestazioni sanitarie causato da disservizi burocratici», è l’invito di Tedde.