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Sassari, caffè amaro per i baristi con la truffa “del resto”

di Luca Fiori
Sassari, caffè amaro per i baristi con la truffa “del resto”

Il finto cliente solitario avrebbe già colpito in diversi locali tra Sassari e Alghero. Scatta la solidarietà tra le vittime e sui social gira la foto del presunto furbetto

15 novembre 2019
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SASSARI. Basta dare uno sguardo sul web per rendersi conto che non ha inventato niente. È sufficiente digitare su Google “truffa del resto” per scoprire che – con una bella faccia tosta e la parlantina giusta – non è affatto difficile ingannare anche il barista più attento e portagli via un po’ di soldi dalla cassa senza puntargli una pistola in faccia.

Lo sanno in tanti e chi ha un esercizio commerciale dovrebbe essere vaccinato a questo tipo di fregature, eppure da qualche giorno tra i baristi sassaresi e i vicini colleghi di Alghero si è diffusa la psicosi della truffa alla cassa con il giochino della banconota da 20 euro o ancora peggio con quella da 50.

Quando la prima vittima ha raccontato con un post su Facebook quello che gli era appena capitato si è messa immediatamente in moto una catena di solidarietà tra esercenti.

Dopo una serie di controlli incrociati è saltata fuori anche la foto – estrapolata dalle immagini di una telecamera di videosorveglianza – del presunto truffatore che negli ultimi giorni ha messo a segno decine di colpi, tutti con la stessa tecnica.

Il sistema è abbastanza banale e dai racconti trovati online ne esistono anche di più sofisticati. Ma il signore basso, pelato e un po’ rotondetto con giubbotto in pelle, occhiali da sole e una borsa a tracolla, che con la scusa del caffè sta sfilando banconote a decine di baristi distratti, a quanto pare ripete sempre la stessa scenetta.

L’uomo, descritto dalle vittime con un quarantenne sorridente e di bassa statura, consuma un caffè, fa i complimenti al barista per il locale e poi passa all’azione. Solitamente tira fuori una banconota da 20 euro e si avvicina alla cassa per pagare il caffè che quasi ovunque costa un euro. I 19 euro di resto che il barista gli mette in mano in pochi secondi si riducono a 9. La banconota da 10 finisce in tasca e sul palmo del truffatore restano una banconota da 5 e le monete.

«Guarda che mi hai dato 10 euro in meno» spiega sorridente e quasi imbarazzato il furbetto. Difficile difendersi davanti a una frase del genere. La fretta di servire gli altri clienti che nel mentre aspettano il caffè, il dubbio di aver veramente commesso un errore, la paura di fare una figuraccia quasi sempre portano chi è alla cassa ad accontentare chi ha fatto la richiesta. Pochi secondi e la truffa è andata in porto. Stando alla velocità con cui saluta e sparisce, in meno di un’ora – fatti due conti – il truffatore potrebbe mettersi in tasca una cinquantina di euro puliti ed esentasse. «Ci sono cascato anche io – racconta Nanni Masala del Bar Università – o meglio non ho voluto discutere e gli ho dato quello che chiedeva».

È stato proprio il giovane barista sassarese qualche giorno fa a lanciare l’allarme su Facebook, dopo essere stato truffato nel suo locale davanti all’ateneo. Il suo post è rimbalzato su diverse bacheche fino ad attirare l’attenzione di alcuni esercenti algheresi, tra i quali la caccia all’uomo era già partita. «A tutti i nostri colleghi titolari o dipendenti di bar o qualsiasi attività commerciale – ha scritto qualche giorno fa una barista di Alghero con un post che ha ricevuto in poco tempo 145 condivisioni – informiamo che c’è un signore che dice di aver ricevuto resto in meno. State attenti e non fatevi fregare, a me ha appena fregato 20 euro».

Qualcuno ha già presentato denuncia, ma è altrettanto utile tenere gli occhi bene aperti e non cadere nella trappola. Come? Lo spiega Silvia Demontis del Gusta Vinho’s di via Arborea: «Mai mettere subito in cassa la banconota ricevuta – spiega la barista – è sempre meglio poggiarla un attimo sul bancone. Così dopo aver dato il resto se ci sono obiezioni si ha ancora la possibilità di mostrarla al cliente. Diversamente – conclude la barista – se è già finita in casa in mezzo alle altre avrà quasi sempre ragione lui».

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