La Nuova Sardegna

Sassari

Cumbessias nel degrado e nel mirino dei ladri

di Gavino Masia
Cumbessias nel degrado e nel mirino dei ladri

Nelle ore notturne qualcuno ha cercato di entrare segando il cancello d’accesso Il complesso ha bisogno di ristrutturazioni e adeguamento degli impianti

14 novembre 2019
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PORTO TORRES. Alcuni sconosciuti hanno tentato durante le ore notturne di entrare in una delle cumbessias – quella che ospita l’oratorio e gli eventi tradizionali organizzati dalle associazioni culturali e folkloristiche – tagliando con un seghetto la porta-cancello di ingresso ai locali. Ad accorgersi del tentativo di effrazione commesso è stato una volontaria della parrocchia di San Gavino, che ha subito messo al corrente il parroco don Mario Tanca e nel contempo avvertito telefonicamente i carabinieri della compagnia di Porto Torres.

All’interno del locale non è stato portato via nessun oggetto, comunque, e la porta-cancello è stata riparata a tempo di record dagli stessi parrocchiani. Non bastano però gli interventi dei volontari per conservare quelle strutture costruite qualche anno fa dietro la chiesa romanica.

Da diverso tempo l’amministrazione comunale è infatti a conoscenza che le cumbessias hanno necessità di urgenti interventi di manutenzione. E la stessa parrocchia aveva presentato negli anni scorsi giorni al Comune la richiesta di contributo per interventi di recupero primario degli edifici siti nel centro storico. In quell’occasione la manifestazione d’interesse per partecipare al bando regionale non era però andata a buon fine, nonostante il parroco si fosse impegnato, in caso di finanziamento dell’intervento, a cofinziare il programma di valorizzazione di tutto il complesso delle cumbessias con 62mila euro.

Il costo stimato per i lavori di restauro, riqualificazione e recupero delle cumbessias ammontava a 190mila euro. Una stima fatta durante l’ultimo sopralluogo di due anni fa, da parte di tecnici, e nel corso del quale sono stati localizzati diversi punti di criticità e un degrado generale. Ci sono infatti infiltrazioni di acque meteoriche che provengono dalla copertura, di notevole entità, e un decadimento diffuso ed evidente delle strutture superficiali di tamponamento, sia all’interno che all’esterno.

Gli altri interventi importanti riguardano invece l’adeguamento degli impianti esistenti alla normativa di settore in vigore – in quanto spazi privati aperti e fruibili a uso pubblico – e il decoro del complesso monumentale di Monte Agellu in considerazione dell’ambito urbano in cui si inserisce.

«Le parti esterne delle cumbessias mostrano un degrado strutturale evidente per chiunque abbia occasione di vederle durante gli eventi che vi si svolgono– afferma don Mario Tanca –. Durante gli anni i locali sono state aperti solo grazie ai lavori periodici svolti dalla parrocchia: vengono utilizzati, parzialmente, sia per attività parrocchiali sia per iniziative culturali e sociali».

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