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Simboli di fede nei Quaderni ozieresi
In uscita il terzo numero della pubblicazione ideata da Bacciu
14 novembre 2019
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OZIERI. Terzo numero disponibile a fine settimana per i “Quaderni Ozieresi”, pubblicazione ideata e curata da Titino Bacciu, insegnante e appassionato di storia e cultura locale. Dopo i primi due quaderni dedicati a “Il verde” e il secondo su “Le acque”, il tema di questo ultimo numero è “Il sacro minore”: un’indagine sulle espressioni del sacro che si ritrovano sotto forma di edicole, cappelle, steli, statue sia nelle campagne sia nel centro abitato di Ozieri.
L’autore prende in considerazione queste espressioni di spiritualità «che nell’800 – spiega – maggiormente si trovavano all’interno delle ville dei nobili e che invece nel ‘900 si sono moltiplicate nelle strade e nelle campagne. Nel quaderno queste espressioni sono divise e catalogate fra quelle che sono utilizzate per segnalare strade o confini, quelle che sono state edificate per rendere un luogo benedetto ed altre che intenzionalmente sono state erette a seguito di un voto esaudito». Così come negli altri quaderni, anche in questo terzo numero dedicato al “sacro minore” ci sono alcune considerazioni sul fenomeno considerato, che di per sé appare contradditorio: «questi simboli religiosi popolari – dice professor Bacciu – si manifestano ampiamente nella nostra società che eppure apparentemente sembra essere sempre più laica e secolarizzata. Evidentemente questi simboli sono elementi di aggregazione e di vita comunitaria, hanno un grande valore civile e sono spie di fenomeni culturali nel senso lato del termine». Il terzo quaderno, così come gli altri, sarà disponibile in vari punti vendita: edicole e librerie ma anche nei negozi che con le loro sponsorizzazioni rendono possibile la pubblicazione, totalmente autofinanziata. (b.m.)
L’autore prende in considerazione queste espressioni di spiritualità «che nell’800 – spiega – maggiormente si trovavano all’interno delle ville dei nobili e che invece nel ‘900 si sono moltiplicate nelle strade e nelle campagne. Nel quaderno queste espressioni sono divise e catalogate fra quelle che sono utilizzate per segnalare strade o confini, quelle che sono state edificate per rendere un luogo benedetto ed altre che intenzionalmente sono state erette a seguito di un voto esaudito». Così come negli altri quaderni, anche in questo terzo numero dedicato al “sacro minore” ci sono alcune considerazioni sul fenomeno considerato, che di per sé appare contradditorio: «questi simboli religiosi popolari – dice professor Bacciu – si manifestano ampiamente nella nostra società che eppure apparentemente sembra essere sempre più laica e secolarizzata. Evidentemente questi simboli sono elementi di aggregazione e di vita comunitaria, hanno un grande valore civile e sono spie di fenomeni culturali nel senso lato del termine». Il terzo quaderno, così come gli altri, sarà disponibile in vari punti vendita: edicole e librerie ma anche nei negozi che con le loro sponsorizzazioni rendono possibile la pubblicazione, totalmente autofinanziata. (b.m.)
