La Nuova Sardegna

Sassari

Devastano le auto in sosta denunciati otto minori

di Gianni Bazzoni
Devastano le auto in sosta denunciati otto minori

Ragazzini di 13 e 16 anni del paese e di Bono: hanno agito in gruppo il 5 ottobre Sono stati identificati dai carabinieri grazie anche alle immagini delle telecamere

15 novembre 2019
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BUDDUSÒ. Il giorno della festa in paese per l’evento molto partecipato di “Artes in carrelas” - il 5 ottobre - avevano deciso di divertirsi a modo loro, devastando le auto parcheggiate nel centro storico e causando migliaia di euro di danni. Una banda di giovanissimi, tutti minori, alcuni incappucciati, avevano percorso le vie del centro di Buddusò sfondando i cristalli dei veicoli in sosta e staccando a calci gli specchietti laterali. A distanza di poco più di un mese i carabinieri della compagnia di Ozieri - grazie al prezioso lavoro svolto dai militari della stazione di Buddusò e alla collaborazione dei colleghi della compagnia di Bono - hanno individuato tutti i componenti del gruppo che si è reso protagonista del blitz vandalico. Si tratta di otto ragazzi tra i 13 e i 16 anni residenti a Buddusò e Bono che sono stati segnalati alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari per il reato di danneggiamento aggravato in concorso. I militari, guidati dal capitano Andrea Asuni, avevano avviato le indagini subito dopo le denunce presentate dagli automobilisti che avevano trovato le auto danneggiate (anche se non tutti avevano deciso di informare i carabinieri dell’accaduto). Partendo dalle cinque denunce - tra l’altro si trattava di veicoli che non avevano la copertura assicurativa per i danni ai cristalli e gli atti vandalici - i carabinieri hanno cominciato a sviluppare l’attività investigativa che ha richiesto un po’ di tempo per arrivare all’identificazione di tutto il gruppo.

Molto utili si sono rivelate le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza dalle quali emerge in tutta la sua gravità la spedizione della banda di minorenni che ha preso di mira a caso le auto incontrate lungo il percorso. Proprio dai filmati emerge la violenza senza senso, il divertimento del gruppo nel vedere le auto distrutte. E poi la sfida continuata, nonostante il rumore delle prime azioni vandaliche avesse già richiamato l’attenzione di alcuni testimoni.

L’analisi dei video, la raccolta di informazioni sul campo e la collaborazione con i colleghi di altri territorio (come quello di Bono) ha consentito ai militari della compagnia di Ozieri e della stazione di Buddusò di chiudere il cerchio. Ora sono in corso altri accertamenti per stabilire se la banda di minori può essere coinvolta in altri fatti analoghi accaduti in precedenza.

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