La Nuova Sardegna

Sassari

Aree Sic e Zps, coltivatori in allarme

Aree Sic e Zps, coltivatori in allarme

Nuovo incontro, ma poco partecipato, sui piani di gestione delle zone protette

16 novembre 2019
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OZIERI. Si è svolto giovedì mattina a Ozieri, nella sala conferenze dell’Unione dei Comuni, il secondo incontro di presentazione dei piani di gestione riferiti alle aree Sic, siti d’importanza comunitaria, e Zps, zone a protezione speciale. L’iter burocratico sta finalmente avanzando e un ulteriore passo è stato la presentazione in Regione con pubblicazione nel bollettino ufficiale con un termine di 60 giorni prorogato però sino alla fine di novembre entro il quale chiunque potrà muovere rilievi o avanzare proposte da integrare.

I responsabili della società Criteria, che cura gli aspetti tecnici, e il Comune di Tula, capofila nel progetto che vede coinvolti anche Ozieri, Ardara, Mores, Berchidda e Oschiri, hanno organizzato l’incontro proprio per stimolare tra enti, associazioni, imprenditori e operatori del settore un dibattito che facesse emergere difficoltà, domande e proposte ma la scarsa partecipazione dimostra che il tema è ancora poco sentito nonostante si leghi direttamente alla tutela dell’ambiente. La voce più insistente è stata quella degli imprenditori agricoli che hanno posto più volte il quesito su come cambierà la propria attività aziendale nel momento in cui i piani entreranno in vigore, preoccupati che un eventuale restringimento del campo operativo possa mettere a rischio investimenti effettuati, ad esempio, per l’avvio di colture intensive. «Non bisogna confondere l’istituzione delle aree Sic e Zps, create rispettivamente nel 1996 e nel 2007 che prevedevano e stabilivano vincoli, con i loro piani di gestione – ha risposto Andrea Soriga – . I piani non aggiungono vincoli ma al contrario hanno il compito di mappare il territorio, stabilire eventuali criticità e soprattutto agevolare il lavoro di chi opera all’interno del perimetro e di premiarlo anche con finanziamenti rivolti ad interventi migliorativi o di tutela».

Gli ettari interessati in totale saranno 41.470 divisi quasi in parti uguali tra Sic e Zps e ad avere la porzione più grande è il comune di Ozieri con 10.331 ettari in Zps e 7.857 ettari in zona SIC. Oschiri avrà invece 12.173 ettari, Tula 5.694, Mores 3.347, Ardara 1824, Berchidda 220 solo Sic e Ittireddu 23 solo Zps. Tra gli interventi attivi ci saranno miglioramenti della qualità delle acque, gestione del carico pascolativo, valorizzazione delle aree umide, interventi di eradicazione o contenimento di specie aliene invasive, servizio di sorveglianza, integrazione della rete dei sentieri e valorizzazione dei siti archeologici. Tra gli incentivi invece ci saranno quelli per favorire la componente arborea, per l’utilizzo di tecniche di agricoltura conservativa e la riduzione al minimo delle azioni di aratura, per la salvaguardia della vegetazione naturale, per la realizzazione o adeguamento di abbeveratoi e punti d’acqua per la fauna e infine incentivi legati al rendere minimo l’utilizzo di composti azotati e dell’apporto artificiale di nutrienti in agricoltura.

Francesco Squintu

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